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Lago di Vico (VT)

Oggi vi portiamo a visitare il suggestivo Lago di Vigo, un gioiello di origine vulcanica situato nella provincia di Viterbo, della regione Lazio. Circondato da secolari boschi, è il risultato di un'antica storia vulcanica che risale a 90 mila anni fa, quando un vulcano attivo si trasformò in uno splendido specchio d'acqua. Questo luogo si trova a soli 60 minuti da Roma è un'oasi di tranquillità e bellezza, dove la natura è preservata con cura grazie alla Riserva Naturale Regionale lago di Vico istituita negli anni Ottanta. Questa azione protegge il bacino del lago e i Monti Cimini, mantenendo intatto il fascino originario della zona.

 

Cosa fare al lago di Vico

Al Lago di Vico puoi goderti una varietà di attività che ti permettono di immergerti nella bellezza naturale e nell'atmosfera unica della zona. Queste attività includono sport acquatici come il nuoto, il kayak, vela o sport più rilassanti come la pesca sportiva, concederti un giro in barca per esplorare le sue acque cristalline o semplicemente rilassarti in una delle spiagge a disposizione.


Se ti piace l'avventura puoi intraprendere escursioni trekking lungo i sentieri panoramici che circondano il lago. Lungo le sue sponde non mancano luoghi dedicati al pic-nic e momenti di relax da alternare alle visite culturali ai borghi e ai luoghi di interesse storico e artistico della zona. Qui puoi trovare alcuni percorsi Trekking e Escursioni nei dintorni del Lago Vico.

 

Curiosità

La leggenda mitologica attribuisce la formazione del lago a Ercole, aggiungendo un tocco di magia e fascino a questo angolo di paradiso. La storia racconta che Ercole, con un colpo della sua clava, fece scaturire tanta acqua da creare il lago, arricchendo così la sua storia con un tocco di mitologia.

 

La Riserva Naturale Regionale Lago di Vico, estesa su 4.109 ettari nei comuni di Caprarola e Ronciglione, include l'intera conca lacustre e la cinta montuosa circostante, garantendo un ambiente intatto e una ricca biodiversità. I boschi comprendono faggi, aceri, querce, noccioleti e castagneti secolari, che in autunno regalano uno spettacolo di colori suggestivo e mutevole. La riserva ospita una vasta gamma di specie di uccelli, sia stanziali che migratori, rendendola un paradiso per il birdwatching, con lo svasso come simbolo principale. Tra gli altri animali presenti ci sono rapaci, anatre, folaghe, gufi, tassi, faine, cinghiali, moscardini, ghiri, quercini, ululoni e testuggini palustri.

 

Borghi nei dintorni


San Martino al Cimino

San Martino al Cimino è un affascinante borgo medievale situato sui Monti Cimini, a un'altitudine di 561 metri. Cresciuto attorno all'abbazia cistercense dedicata a San Martino, consacrata nel 1225, il borgo è oggi parte del comune di Viterbo. Nel Seicento, diventò un principato grazie a Olimpia Pamphilij Maidalchini, che si fece nominare principessa da suo cognato, papa Innocenzo X. Olimpia contribuì allo sviluppo economico, urbanistico-architettonico e culturale del borgo, coinvolgendo architetti e artisti di prestigio come Bernini, Borromini e Marcantonio de Rossi per rinnovare l'abbazia e costruire il sontuoso Palazzo Dora Pamphilij. Il borgo, di forma semi ellittica, è delimitato da una cinta muraria e presenta case uniformi, costruite per i ceti popolari, con due porte d'ingresso, una verso Viterbo e una verso Roma.

 

Soriano nel Cimino

Soriano del Cimino, situato alle pendici dei monti omonimi, è un affascinante borgo con radici storiche profonde. Il castello, fatto costruire da papa Niccolò III della potente famiglia Orsini come residenza estiva, domina il paesaggio circostante. La vegetazione abbondante e rigogliosa, con prevalenza di castagni, caratterizza la zona. In passato, il castello è stato utilizzato come carcere fino al 1989. Il borgo, sviluppatosi soprattutto durante il Rinascimento, presenta quartieri eleganti e di grande stile. Da visitare sono Palazzo Albani Chigi, progettato dall'architetto Ottaviano Schiratti, la Chiesa di San Nicola di Bari in stile neoclassico, e le Fontane Papacqua e Tonda (o Fontana Vecchia). Particolarmente degna di nota è Porta Romana, una copia della celebre Porta Pia, costruita dal principe Carlo Albani nel XVIII secolo.

 

Ronciglione

Ronciglione, un borgo situato sulle colline meridionali dei monti Cimini, è un importante centro storico della Tuscia, che offre un viaggio attraverso il Medioevo, il Rinascimento e il Barocco. Fondato nel 1045 come presidio commerciale dai Prefetti di Vico lungo la "via Ciminia", ha prosperato grazie alla sua posizione strategica. La famiglia Farnese ha contribuito al suo sviluppo nel XVI secolo, trasformandolo e arricchendolo. Luoghi di interesse includono la Fontana Grande, Porta Romana, la Chiesa della Pace e il Palazzo della Zecca. Il Duomo, costruito nel 1671 in stile barocco, presenta una ricca decorazione interna, con opere d'arte come la Madonna del Rosario di Giuseppe Ghezzi e un trittico quattrocentesco di un pittore viterbese.

 

Siti d'interesse


La Villa Farnese a Caprarola è un capolavoro dell'architettura rinascimentale situato nella città omonima nel Lazio, Italia. Costruito nel XVI secolo per volere del cardinale Alessandro Farnese, il futuro Papa Paolo III, la villa è stata progettata dall'architetto Jacopo Barozzi da Vignola. Presenta una pianta pentagonale e una maestosa cinta muraria, circondata da splendidi giardini all'italiana. All'interno, il Palazzo Farnese è arricchito da sontuosi interni decorati con affreschi celebrativi della famiglia Farnese, come la Sala dei Fasti Farnesiani. Il complesso è aperto al pubblico e ospita un museo, offrendo ai visitatori un'esperienza unica dell'arte e della storia rinascimentale italiana.

 

La Faggeta di Monte Venere

La Faggeta, situata sul versante settentrionale del Monte Venere, è chiamata "depressa" perché i faggi crescono a un'altitudine più bassa rispetto alla loro tipica zona di crescita, che solitamente si trova tra gli 800 e i 1800 metri. Tuttavia, nonostante il nome, questa area offre sensazioni di tranquillità e bellezza, soprattutto d'autunno quando i colori mutevoli creano uno scenario incantevole. Ancora selvaggia e incontaminata, la Faggeta è un rifugio ideale per escursioni e passeggiate lungo i percorsi e i sentieri del CAI. In passato, il Monte Venere era un'isola all'interno del lago, ma gli Etruschi, con opere idrauliche e canali, abbassarono il livello dell'acqua per coltivare la terra, trasformando così l'area e creando un ambiente unico e suggestivo.

 

La grotta del Diavolo

La Grotta del Diavolo, situata sulla cima del Monte Venere, è ritenuta essere la bocca eruttiva del vulcano Vicano, il cui collasso ha formato il cratere rappresentato dall'anello montuoso dei Cimini e il Monte Venere stesso, che è il cono di cima del vulcano. Per raggiungere la grotta, occorre attraversare la faggeta lungo un percorso ben segnalato dal CAI, che richiede circa 50 minuti di cammino con una media difficoltà. Una volta giunti sul posto, a 851 metri di altezza, si trova l'ingresso della grotta, largo 5 metri. Tuttavia, l'accesso alla grotta è consigliato solo a coloro che sono adeguatamente preparati e attrezzati con strumenti di sicurezza, in quanto all'interno si sviluppano cunicoli e diramazioni, rendendo necessaria una preparazione adeguata.

 

Sito archeologico di Falerii Novi

A Falerii Novi, antica città fondata dagli abitanti del popolo Falasco dopo la distruzione di Falerii per mano dei Romani, sono presenti importanti testimonianze storiche. Le fortificazioni includono una cinta muraria lunga 2 km con 50 torri difensive. La Porta Giove è particolarmente interessante, con una testa raffigurante il padre degli dei come chiave di volta, uno dei primi utilizzi dell'arco in Etruria. I reperti rinvenuti sono conservati presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Altro punto di interesse è la chiesa romanica di Santa Maria di Falerii, del XII secolo, con 5 absidi e tre navate, adiacente al convento cistercense.

 

Necropoli di San Giuliano (Antica Marturanum)

La Necropoli di San Giuliano, nel Parco Regionale Marturanum lungo l'antica Clodia, è un sito archeologico di grande importanza. Sorge su una rupe tufacea e comprende tombe etrusche che spaziano per cinque secoli di storia. Tra le varie tipologie di tombe presenti, ci sono quelle a tumulo, a palazzina, a portico, ipogee, a fossa, a nicchia e a dado. Le tombe, principalmente di età arcaica, ma anche del VII secolo a.C. e ellenistiche, includono importanti monumenti come la Cuccumella del Caiolo, il tumulo del Caiolo, la tomba dei 'Letti', le tombe a Portico, le 'Palazzine', la tomba Costa, le tombe Thansinas, i due tumuli di Valle Cappellana, il gruppo di tombe arcaiche in loc. 'Chiuse Vallerani', l'imponente tomba della Regina del V secolo a.C. e la Tomba del Cervo, famosa per il suo bassorilievo raffigurante un cervo attaccato da un lupo, oggi simbolo del Parco.

 

In sintesi

Una visita al Lago di Vico e nei suoi dintorni offre un'esperienza immersiva nella natura e nella storia. Sul lago stesso, puoi goderti attività come passeggiate panoramiche lungo le sue rive, noleggio di barche per esplorare le sue acque cristalline o semplicemente rilassarti sulle sue spiagge. Nei dintorni, puoi esplorare la Riserva Naturale del Lago di Vico per scoprire una variegata flora e fauna, visitare le terme naturali dei Bagni di Vico per un momento di relax, esplorare i borghi medievali con i suoi palazzi storici e le sue chiese, e scoprire la necropoli e siti archeologici. Inoltre, i Monti Cimini offrono splendide opportunità per escursioni e attività all'aria aperta. In breve, una visita al Lago di Vico e ai suoi dintorni promette un mix affascinante di bellezze naturali, avventure all'aperto e scoperte culturali.

 


 



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