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Gradara (PU)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 27 lug 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 27 feb 2022

Gradara è un comune italiano della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.

La sua notorietà e legata alla storia antica del suo castello che si erge sul colle a 142 m. s.l.d.m.

Il Castello venne edificato attorno il 1150 dalla allora potente famiglia dei De Griffo, successivamente caduta in disgrazia fu affidata ai Malatesta. Furono i Malatesta a decidere l'edificazione delle doppie mura di cinta, erette tra il XIII e il XIV secolo. Il torrione principale, si innalza per 30 metri dominando l'intera vallata, dalle sue mura è possibile arrivare con lo sguardo fino al mare Adriatico, la cinta murarie esterna si estende per circa 800 m. di cui 400m percorribili. La posizione del borgo sul confine Marche-Emilia a il mare distante pochi km, l’hanno resa crocevia di traffici commerciali per secoli.



Un po' di storia:

Nel 1445 i Malatesta decisero di vendere Gradara a Francesco Sforza per 20.000 fiorini d'oro, se non fosse che, quando Francesco si presentò alle porte di Gradara per entrarne in possesso, Sigismondo Pandolfo Malatesta si rifiutò di consegnargliela e non restituì neanche il denaro.

A seguito di tale affronto nel 1446 Francesco Sforza, mosse le truppe alla conquista di Gradara usando la forza, malgrado il suo esercito fornito di cannoni, bombarde e schioppi, cinse d'assedio ed attaccò duramente per 40 giorni la fortezza, la quale sembrava ormai destinata a cadere. Grazie alle intemperie e all'imminente arrivo dei rinforzi del Malatesta, Francesco Sforza fu costretto a ritirarsi, lasciando Gradara.


Nel 1663 per conto della Chiesa Montefeltro si scontro direttamente con Sigismondo Pandolfo Malatesta ed iniziò l'assediò di Gradara. La fortezza, che aveva resistito a numerosi assedi in passato, in quella circostanza dovette arrendersi, per poi essere consegnata in vicariato dal Papa agli Sforza di Pesaro, fedeli alleati della Chiesa. Da quel momento Gradara inizia una decadenza che porterà il castello e la cinta muraria allo stato di rudere, interrotta solo nel 1920 quando la famiglia Zanvettori acquistò la Rocca di Gradara, grazie al suo intervento ha riportato l’antico borgo allo splendore che merita.



Storia d'amore:

Parlando di Gradara non si può non menzionare la storia d'amore di Paolo e Francesca che si è svolta proprio nel castello, personaggi realmente esistiti a differenza dei più blasonati nomi Romeo e Giulietta del grande Shakespeare. La loro storia ha ispirato Dante Alighieri, verso 103 del canto V nell'Inferno della Divina Commedia che recita così: Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona, diventando una delle frasi d’amore più famose della letteratura mondiale.


Gli splendidi interni del castello sono un viaggio verso il medioevo.

Più volte siamo passati a visitare Gradara, e ogni volta si presenta i balconi fioriti e la struttura medievale perfettamente conservata tra le migliori d'Italia, dimostrando quanto gli abitanti amano molto il borgo. Nel tempo il castello è progressivamente diventato uno dei luoghi più visitati della regione, spesso utilizzato anche per eventi artistici, musicali ed esposizioni museali.


Prodotti tipici del luogo:

Dal Sangiovese di Romagna a Bianchello del Metauro, l'olio di Cartoceto, la casciotta di Urbino

sono tutte prelibatezze DOC e DOP da bere e degustare, il tutto rigorosamente proveniente da produttori locali con metodi tradizionali, non mancano di certo souvenirs.


Cosa visitare:

Castello con passeggiata sulle mura, il museo di Gradara, il teatro all'aria, i giardini degli ulivi.


Pro loco Gradara: www.gradara.org/

Area sosta camper: Gps map con carico scarico

Camping Paradiso: Gps map

Camping Gabicce Monte: Gps map

entrambi i campeggi sono 5 km da Gradara




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