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Valle del Diavolo - Parco naturalistico geotermico delle Biancane (PI)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 13 minuti fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Oggi vi portiamo all'inferno, no scherziamo, visiteremo la Valle del Diavolo nel Parco naturalistico geotermico delle Biancane. Ci troviamo tra i comuni di Pomarance, Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo, in provincia di Pisa della regione Toscana.

La Valle del Diavolo è una zona della Toscana, nota per la sua attività geotermica, caratterizzata da un paesaggio aspro e selvaggio, con fumarole, geyser e pozze di fango bollente.


Cosa vedere nella Valle del Diavolo

La Valle del Diavolo è una meta turistica popolare per gli amanti della natura e per coloro che sono interessati alla geotermia. La valle offre anche opportunità per escursioni a piedi e in bicicletta. Il paesaggio della Valle del Diavolo è dominato da fumarole, geyser, pozze di fango bollente e lagoni, che creano un'atmosfera suggestiva e a tratti inquietante. Il vapore che fuoriesce dalle fessure del terreno, l'odore acre di zolfo e il ribollire delle acque contribuiscono a rendere questo luogo un vero e proprio "inferno" naturale.



Origini del nome e leggende

Il nome "Valle del Diavolo" è avvolto da un alone di mistero e leggenda. Si narra che il luogo fosse considerato una sorta di "porta dell'Inferno" a causa delle manifestazioni naturali come fumarole, geyser e pozze di fango bollente, che creavano un paesaggio suggestivo e a tratti spaventoso. Queste manifestazioni, unite all'odore acre di zolfo, avrebbero ispirato anche Dante Alighieri nella sua rappresentazione dell'Inferno nella Divina Commedia.


Storia e sviluppo industriale della geotermia

Le prime testimonianze relative ai fenomeni geotermici risalgono all'antichità. Una mappa militare romana del III secolo d.C. menziona due importanti complessi termali, a Volterra e Populonia, che si trovavano nella zona boracifera, caratterizzata da numerosi laghetti di acqua bollente.

Tuttavia, fu solo nel XVIII secolo, grazie all'opera dell'ingegnere livornese Francesco De Larderel, che ebbe inizio una vera e propria attività industriale finalizzata allo sfruttamento delle risorse geotermiche. Inizialmente, l'obiettivo era la produzione di acido borico, ma in seguito, con il primo esperimento del 1904, si passò alla generazione di energia elettrica. Nel 1846, il Granduca Leopoldo II diede al territorio il nome di Larderello, in onore di questo pioniere.

Nel corso del Novecento, l'area divenne un importante centro per la produzione di energia geotermica. Nel 1904, il principe Piero Ginori Conti realizzò il primo esperimento di produzione di energia elettrica utilizzando il vapore geotermico, aprendo la strada a un nuovo modo di sfruttare le risorse naturali. 


La Valle del Diavolo oggi

Oggi, la Valle del Diavolo è un luogo di grande interesse sia dal punto di vista naturalistico che industriale. Le centrali geotermiche continuano a produrre energia elettrica in modo sostenibile, mentre il paesaggio unico attira turisti da tutto il mondo. È possibile visitare il Museo della Geotermia di Larderello per conoscere da vicino la storia e le tecnologie utilizzate per sfruttare l'energia geotermica, oppure addentrarsi nel Parco delle Fumarole per ammirare da vicino le manifestazioni naturali che rendono questo luogo così affascinante.


Nelle vicinanze


Le terme e l'Eremo di San Michele alle Formiche

Le terme devono il loro nome alla presenza di numerose formiche che, durante la festa di San Michele, il 29 settembre, "invadono" questi luoghi. La struttura termale, divisa in due da un torrente, conserva ancora alcune vasche, tra cui una di forma quadrata con mura decorate di celeste, riempita di acqua sulfurea tiepida, tuttora alimentata da una sorgente. La leggenda narra che le acque sulfuree sgorgarono dalla terra nel punto in cui cadde la campana dell'abbazia.

Poco distante dai bagni, raggiungibile con un breve percorso a piedi, si trova l'Eremo di San Michele alle Formiche, un'abbazia in rovina fondata nel 1377 dai monaci celestini, ordine fondato da Pietro da Morrone (poi divenuto Papa Celestino V). L'eremo, abbandonato nel XVIII secolo, conserva ancora oggi un'atmosfera suggestiva, con resti di mura, della chiesa e di alcuni ambienti di servizio.



Museo della Geotermia di Larderello 

Situato nel cuore della "Valle del Diavolo", è una tappa fondamentale per comprendere a fondo la storia e le meraviglie di questo territorio unico.

Ospitato in un edificio storico recentemente ristrutturato, il museo offre un percorso espositivo interattivo e coinvolgente, che conduce i visitatori attraverso le diverse fasi dello sfruttamento dell'energia geotermica, dalle prime intuizioni fino alle moderne tecnologie.

Il museo si articola in diverse sezioni tematiche, che illustrano:

  • La storia della geotermia: dalle antiche terme etrusco-romane all'opera pionieristica di François Jacques de Larderel, che nel XIX secolo avviò l'estrazione dell'acido borico dai soffioni boraciferi.

  • Le tecnologie geotermiche: dai primi esperimenti di produzione di energia elettrica ai moderni impianti, che sfruttano il vapore geotermico per generare energia pulita e rinnovabile.

  • Il paesaggio della Valle del Diavolo: un'area caratterizzata da fenomeni naturali spettacolari, come fumarole, geyser e pozze di fango bollente, che testimoniano l'intensa attività geotermica del sottosuolo.

  • Le applicazioni della geotermia: oltre alla produzione di energia elettrica, la geotermia viene utilizzata per riscaldare edifici, serre e piscine, e per alimentare processi industriali.

Il museo offre anche la possibilità di assistere a dimostrazioni pratiche del funzionamento di un soffione geotermico e di visitare il pozzo geotermico 120, uno dei più antichi e produttivi della zona.

La visita al Museo della Geotermia di Larderello è un'esperienza educativa e coinvolgente, adatta a tutte le età. Il museo offre un'occasione unica per scoprire i segreti dell'energia geotermica, una risorsa preziosa per il futuro del nostro pianeta.



Vapori di Birra

Dopo aver esplorato le meraviglie naturali della Valle del Diavolo, cosa c'è di meglio per concludere la giornata se non con una degustazione di birre artigianali uniche? Vapori di Birra, situato a Sasso Pisano, è il primo birrificio al mondo a utilizzare il vapore geotermico come fonte primaria di energia. Questa scelta pionieristica non solo riduce drasticamente l'impatto ambientale, ma permette anche di creare birre di alta qualità in modo sostenibile, in perfetta armonia con l'ambiente circostante.


Concludendo


Per ammirare da vicino le meraviglie naturali della geotermia, non occorre andare a Larderello, ma piuttosto dirigersi verso il Parco delle Fumarole, situato nel pittoresco borgo medievale di Sasso Pisano, un piccolo borgo con annessa area sosta, oppure al Parco delle Biancane a Monterotondo Marittimo anch'esso con area sosta camper. 

Esplorando il Parco delle Fumarole, ci si rende conto che ciò che a prima vista, potrebbero sembrare nuvole di fumo create dall'uomo, ci si accorge che in realtà è la terra stessa a "fumare", avvolgendo le colline in una nebbiolina di vapori caldi.

Questi fenomeni, generati dall'intensa attività geotermica del sottosuolo, creano un paesaggio surreale e affascinante, che incanta i visitatori con la sua bellezza selvaggia e primordiale.





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