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Lago delle Fate (VB)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 8 set
  • Tempo di lettura: 5 min

Oggi vi accompagniamo in una passeggiata alla scoperta del suggestivo Lago delle Fate. Siamo a oltre 1.300 metri di altitudine, nella piccola frazione di Quarazza, appartenente al comune di Macugnaga. Qui, nel cuore della Val Quarazza, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte, natura e leggenda si intrecciano regalando un luogo dal fascino unico.

Il nostro obiettivo è visitare il Lago delle Fate, fare qualche escursione, e, dopo aver esplorato la Miniera di Gaffione a Schilpario, in provincia di Bergamo, avevamo in programma di visitare anche la Miniera d'Oro della Guia. Ma procediamo con ordine.

Lago delle Fate

Storia del lago delle Fate


Il Lago delle Fate è un bacino artificiale creato dallo sbarramento del torrente Quarazza per la produzione di energia elettrica. È facilmente raggiungibile tramite una tranquilla passeggiata, adatta sia agli adulti che ai bambini. Il parcheggio si trova nella Frazione Isella, proprio accanto al sentiero che conduce al lago.

Lago delle Fate

Cosa fare al lago delle Fate


Il Lago delle Fate è il luogo ideale per trascorrere una giornata immersi nella natura. Nelle giornate di sole, le acque smeraldine del lago e la bellezza dei suoi dintorni incontaminati creano scenari che sembrano usciti da una favola. Anche se l’acqua cristallina invita al tuffo, la balneazione è vietata per preservare l'ecosistema del lago.

Lago delle Fate

Lungo la riva si trovano comode panchine dove poter rilassarsi, godendo della tranquillità del luogo e del panorama mozzafiato. Per chi desidera un momento di convivialità, è possibile organizzare un picnic immersi nel verde circostante, respirando l'aria fresca delle montagne.

In zona, c’è anche un accogliente Bar Ristorante Alpino, dove è possibile assaporare piatti tipici della cucina montanara, perfetti per ricaricarsi dopo una passeggiata o una giornata di relax al lago.

Ogni angolo del Lago delle Fate invita a fermarsi, respirare profondamente e godersi la pace e la bellezza di questo angolo di paradiso alpino.

Lago delle Fate

Lago delle Fate

Grande Traversata delle Alpi (GTA)

Proseguendo lungo il sentiero della Grande Traversata delle Alpi (GTA), che attraversa tutta la vallata, si arriva alla città abbandonata di Crocette, situata a 1400 metri. Questo luogo affascinante è l’antico villaggio dei minatori, abbandonato nel 1953, quando cessò l’attività estrattiva e il trattamento dell'oro. Tra i ruderi ancora visibili, si possono riconoscere le vasche dove veniva trattato il minerale aurifero, la laveria e il complesso della stazione terminale della teleferica.

Nel 1983, le materie tossiche precedentemente esposte all'aperto sono state trasferite in una struttura in cemento armato, dove sono ora stoccate e sigillate in un sarcofago. L'area è attualmente sottoposta a bonifica ambientale, motivo per cui è vietato raccogliere funghi o campeggiare.

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Leggende


Una curiosa e antica leggenda locale racconta di fate e, non solo, anche di gnomi. Nei pressi del laghetto, è possibile ammirare alcune sculture in legno che raffigurano nani, gnomi e piccoli ometti, noti come Gut Viarghini. Secondo la tradizione, quando questi esseri magici sentono avvicinarsi delle persone, si immobilizzano, trasformandosi in statue

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La seconda leggenda riguarda la Miniera della Guia, che si racconta essere abbandonata, ma secondo gli abitanti del luogo la verità è ben diversa. La miniera, infatti, non sarebbe completamente dismessa: gli gnomi ci lavorerebbero ancora, alla ricerca dell'oro da scambiare con le fate del lago. In cambio, le fate regalerebbero loro prelibatezze come marmellata di more e mirtilli, di cui gli gnomi sono particolarmente ghiotti.

Con l'oro ricevuto, le fate ricamano i loro abiti e usano l'eccesso per preparare una polvere magica che consente loro di volare. Alcuni sostengono addirittura di aver visto le fate camminare sull'acqua al chiaro di luna, in un’atmosfera incantata e misteriosa.

Lago delle fate

sentieri escursionistici


Dal Lago delle Fate si possono scegliere vari sentieri escursionistici, adatti a diversi livelli di difficoltà. Per una passeggiata tranquilla, c'è il Sentiero del Lago delle Fate, facile e panoramico. Per un'escursione più impegnativa, il Sentiero dei Piani di Artavaggio offre viste spettacolari. Il Sentiero delle Miniere di Gaffione unisce natura e storia mineraria, mentre il Sentiero delle Ferrate è ideale per chi cerca un po' di adrenalina con passaggi attrezzati. Infine, il Sentiero del Monte Pizzo è una sfida per gli escursionisti esperti, con una vista mozzafiato dalle vette. Ogni percorso offre un'esperienza unica nel cuore delle Alpi.

sentieri escursionistici Lago delle Fate

Nelle vicinanze


La visita alla Miniera d'Oro della Guia dura circa 45 minuti, durante i quali si percorrono 1500 metri in totale (andata e ritorno). Il percorso è pianeggiante, ben illuminato e accessibile anche alle persone con disabilità. All'interno della miniera, la temperatura è di 9°C con un tasso di umidità del 97% per tutto l'anno.

Unico neo: non è permesso scattare foto all'interno. La miniera fu aperta nel 1710, con la tecnica del "scalpello a mano" sulla dura roccia granitica. Successivamente si utilizzarono polvere pirica e dinamite per lo scavo. L'introduzione della perforatrice pneumatica, sebbene più efficiente, presentava un grave rischio per la salute dei minatori: sollevava polvere fine, la cui inalazione provocava la silicosi.

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Allestito in antico edificio walser del Settecento che oggi custodisce il Museo della Montagna e del Contrabbando. Varcando la soglia, sembra di entrare in un tempo sospeso: al piano terra si incontrano gli attrezzi delle guide alpine, corde, ramponi e vecchi sci consumati dalle salite al Monte Rosa, insieme a ricordi di alpinisti che non sono più tornati, restituiti dai ghiacciai. Le pareti raccontano storie con le tavole satiriche di Aldo Mazza, che con ironia descrive le avventure e le fatiche di chi affrontava la montagna.

Salendo al piano superiore, il racconto cambia: ci si immerge nella cultura walser, nelle tradizioni e nelle vite di uomini come Mattia Zurbriggen, capace di portare lo spirito di queste valli fino all’Aconcagua.

La parte più emozionante è stata quella sul contrabbando: immagini e testimonianze che fanno immaginare uomini e donne in silenzio, nella notte, mentre attraversavano i valichi con le gerle cariche di merci. Uscendo dal museo, ci è rimasta addosso la sensazione di aver toccato con mano la fatica, il coraggio e la resilienza di chi ha vissuto la montagna non solo come paesaggio, ma come destino.

Così, in poche stanze, il museo racchiude la memoria di una comunità di montagna che ha sempre vissuto tra sfida e adattamento, tra coraggio e necessità, trasformando un semplice fienile in un prezioso scrigno di storia e identità alpina.

Lago delle Fate

L'Oratorio della Motta

Costruito nel XVIII secolo e originariamente dedicato alla Madonna di Loreto, l'Oratorio della Motta vide nel secolo successivo l'introduzione del culto di San Rocco. Ogni anno, l'oratorio viene aperto in occasione della festa patronale, il 16 agosto. Un aspetto particolarmente caratteristico è il forno tradizionale per la cottura del pane, una presenza che si ritrova in molte delle frazioni di Macugnaga, testimonianza di antiche tradizioni locali.

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