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Apremont-sur-Allier

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 13 minuti fa
  • Tempo di lettura: 5 min

Oggi vi portiamo a visitare Apremont-sur-Allier, un borgo medievale che sembra uscito da una miniatura del XV secolo. Ci troviamo nel comune di Apremont-sur-Allier, nel dipartimento del Cher, nella regione Centre-Val de Loire, a pochi chilometri dal confine con la Borgogna. Questo villaggio, abitato da appena 67 anime, è un capolavoro di architettura e paesaggistica, plasmato da secoli di storia e dalla visione di una famiglia che ne ha fatto un gioiello riconosciuto tra i Plus Beaux Villages de France.

Apremont-sur-Allier

Dalle origini medievali alla rinascita ottocentesca

Le radici di Apremont affondano in epoca romana, come attestano i frammenti di ceramica e tegole scoperti presso le sorgenti locali. Il nome deriva dal latino asper mons ("monte scosceso"), riferito alla collina su cui sorgeva l’originaria fortezza medievale, costruita nell’XI secolo per controllare l’unica via di transito lungo l’Allier e riscuotere dazi. Distrutta durante la Guerra dei Cent’anni, la roccaforte fu ricostruita nel XV secolo assumendo l’aspetto attuale: cinque torri massicce in pietra calcarea dorata, bastioni e caditoie che ancora oggi svettano sul fiume.

Il villaggio si sviluppò come insediamento di cavatori e barcaioli: le sue cave fornivano pietra pregiata per castelli come Chambord e cattedrali come quella di Orléans, trasportata via fiume su chiatte. Con il declino delle cave nel XIX secolo, la popolazione si ridusse drasticamente, preparando il terreno per una trasformazione radicale.

Apremont-sur-Allier

La rivoluzione di Eugène Schneider

La storia moderna di Apremont-sur-Allier è inseparabile da Eugène II Schneider (1868-1942), esponente della dinastia di industriali siderurgici del Creusot. Dopo aver sposato Antoinette de Saint-Sauveur, erede del castello, Schneider dedicò 48 anni alla riscoperta dell’identità medievale del borgo.

Acquistò quasi tutte le case del villaggio (tranne un caffè-osteria, ancora esistente) e le ristrutturò in stile "berrichon", ispirandosi all’architettura rurale del Berry. Architetti come Antoine de Galéa aggiunsero torrette, scale esterne, finestre a crociera e tetti di ardesia, utilizzando legname delle foreste locali e pietra delle cave riaperte per l’occasione. Schneider impose anche un colore unificante, il "Van Dyck Brown", ancora oggi utilizzato per porte e persiane, che dona al villaggio una tonalità calda e uniforme.

Il suo intervento, completato negli anni ’30, valse ad Apremont il titolo di Monumento Storico per il castello (1989) e l’ingresso tra i borghi più belli di Francia (1987).

Apremont-sur-Allier

Il Castello: tra Medioevo e romanticismo industriale

Il Château d’Apremont-sur-Allier  (visitabile solo esternamente) è un ibrido architettonico unico. Delle originarie 14 torri medievali ne restano cinque, integrate in una struttura ricostruita nel XVI secolo e modificata nel Settecento con ampie finestre per ammirare il fiume. La torre isolata a nord-est ospita una cappella affrescata, mentre il corpo principale, privatizzato dopo la Rivoluzione, mantiene facciate in pietra con caditoie e merlature.

Château d’Apremont-sur-Allier

Le scuderie ottocentesche, accessibili al pubblico, custodiscono il Musée des Calèches: una collezione di carrozze d’epoca, finimenti e attrezzi agricoli che raccontano la vita rurale e nobiliare del XIX secolo. Tra i pezzi più pregiati, una berlina imperiale con intarsi in ebano e un calesse da caccia con stemmi degli Schneider.

Musée des Calèches a Apremont-sur-Allier

Il villaggio: un museo a cielo aperto

Passeggiare per Apremont è come sfogliare un libro di storia dell’arte. Le case in pietra ocra, addossate le une alle altre, presentano elementi medievali autentici o ricostruiti: travature a vista, mensole scolpite, pozzi incassati nei muri. La Place Eugène Schneider, cuore del borgo, è dominata dalla fontana in pietra e dalla chiesa di Notre-Dame-de-l’Assomption, con affreschi del Quattrocento e una statua lignea della Vergine.

Notre-Dame-de-l’Assomption

Il lavatoio pubblico del 1850, alimentato da una sorgente perenne, è un gioiello di archeologia industriale: qui le donne del villaggio lavavano i panni fino agli anni ’60, chiacchierando sotto la tettoia in legno. Un dettaglio curioso: Schneider fece rimuovere tutte le dependance laterali delle case per preservare l’uniformità delle facciate, creando un effetto scenografico senza pari.

lavatoio pubblico del 1850

Il Parc Floral: un giardino da fiaba

Creato negli anni ’70 da Gilles de Brissac (discendente degli Schneider), il Parc Floral d’Apremont (12 ettari) è un capolavoro di landscape design, premiato come Jardin Remarquable. Il parco fonde influenze inglesi, giapponesi e persiane:

Parc Floral d’Apremont 

Giardino bianco: un labirinto di ortensie, peonie e rose bianche che circonda un padiglione neoclassico russo.

Ponte-pagoda cinese: struttura in legno laccato di rosso, sormontata da un tetto a scaglie ceramiche, che scavalca un laghetto popolato di carpe koi.

Parc Floral d’Apremont 
  • Cascata sonora: un salto d’acqua artificiale incorniciato da rododendri centenari, il cui rumore accompagna i visitatori lungo i sentieri.

  • Foresta delle licniti: un bosco di querce secolari piantate dagli Schneider, attraversato da ponti tibetani sospesi.

Parc Floral d’Apremont 

In primavera, 40.000 bulbi (tulipani, giacinti, narcisi) trasformano il parco in un mosaico cromatico, mentre a ottobre gli aceri giapponesi incendiano il paesaggio con tonalità scarlatte.

Parc Floral d’Apremont 

Il paesaggio fluviale: l’Allier, ultimo fiume selvaggio d’Europa

L’Allier, che lambisce il borgo, è un corridoio ecologico unico, popolato da castori, aironi e lontre. Il sentiero GR3 costeggia il fiume per 4 km, offrendo punti d’osservazione privilegiati, come il ponte sospeso del 1830, da cui ammirare i meandri fluviali.

I canoisti possono noleggiare kayak per discendere il fiume fino al Bec d’Allier (confluenza con la Loira), ma attenzione: la diga dei Lorrain, 2 km a valle, è rischiosa per i principianti. Il pontile d’attracco del villaggio, utilizzato un tempo per caricare la pietra, è oggi un punto di sosta per le escursioni fluviali.

Apremont-sur-Allier

Eventi da non perdere: tra fiori e magia

Il borgo rivive attraverso appuntamenti stagionali:

Nocturne à la Bougie (30 agosto 2025): il Parc Floral si illumina con 5.000 candele, mentre installazioni luminose animano cascate e padiglioni. I visitatori possono picnicare nel parco, eccezionalmente aperto fino a mezzanotte

Chasse aux Œufs (5 aprile - 5 maggio 2025): caccia alle uova di Pasqua nel parco, con premi in cioccolato e uova d’oro nascoste tra i rododendri

Fête des Plantes (maggio e ottobre): mercato di florovivaismo con 60 espositori, degustazioni di vini Sancerre e laboratori di giardinaggio

Halloween au Jardin (31 ottobre 2025): il parco si popola di streghe e fantasmi; i bambini, in costume, raccolgono dolci tra le scuderie del castello

Eventi: QUI



Quando visitare Apremont-sur-Allier ?

  • Maggio-giugno: ideali per le fioriture del Parc Floral e il Festival delle Piante.

  • Settembre-ottobre: foliage lungo l’Allier e clima mite per passeggiate.

  • Dicembre: il villaggio si veste di luminarie, con mercatini natalizi nella piazza principale.

Evitare gennaio-febbraio: alcuni servizi turistici restano chiusi.

Apremont-sur-Allier


Nelle vicinaze


Castle of Meauce

Il Castello di Meauce, situato nella regione francese del Nivernais, affonda le sue radici in un passato millenario, con le prime testimonianze che risalgono al 1070 e le strutture più antiche datate al XII secolo. La sua architettura distintiva, caratterizzata da una forma rotonda e poligonale, si erge su una motta feudale che domina il fiume Allier. Dopo essere stato distrutto durante la Guerra dei Cent'Anni, fu ricostruito mantenendo la sua identità originaria. Le sue mura, spesse fino a tre metri, custodiscono edifici risalenti principalmente ai secoli XV e XVII. Riconosciuto come Monumento Storico dal 1923, il castello si estende su un'area di 13 ettari, immerso in una zona naturale protetta. Dopo un periodo di abbandono, il castello è stato riportato al suo antico splendore grazie a un restauro accurato, aprendo le sue porte ai visitatori e offrendo ospitalità e attività.

Castle of Meauce


Conclusione: un microcosmo di storia e bellezza

Apremont-sur-Allier non è un semplice borgo medievale, ma un’opera d’arte totale, dove architettura, paesaggio e visione umana si fondono in un’armonia senza tempo. Dalle ambizioni industriali degli Schneider alla poesia botanica del Parc Floral, ogni pietra racconta una storia di passione e conservazione. Un luogo per chi cerca la Francia autentica, lontano dalle folle, dove il fruscio dell’Allier e il profumo delle rose antiche rievocano secoli di storia.

Apremont-sur-Allier




 
 
 

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