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Caramanico Terme (PE)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 13 minuti fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Caramanico Terme e dintorni: un viaggio tra storia, terme e natura incontaminata

Oggi vi portiamo a visitare Caramanico Terme, ci troviamo in provincia di Pescara, nella regione Abruzzo, cuore pulsante del Parco Nazionale della Majella. Questo borgo medievale, inserito nel prestigioso circuito dei Borghi più belli d'Italia, offre una sintesi unica di patrimonio artistico, benessere termale e paesaggi montani mozzafiato. Dalle stradine acciottolate del centro storico ai canyon scavati dal fiume Orfento, dalle antiche abbazie agli eremi rupestri, Caramanico si rivela come un crocevia di civiltà e natura dove ogni pietra racconta secoli di storia.

Caramanico Terme

Il borgo medievale: architettura e spiritualità

Il cuore storico di Caramanico

L'itinerario nel centro storico inizia dalla zona pedonale di Via della Vallocchia, un salotto urbano lastricato in pietra locale dove bar e negozi artigianali si alternano a palazzi nobiliari. Qui spicca il Palazzo Comunale con la sua torre civica, mentre pochi passi più avanti si erge la Chiesa di Santa Maria Maggiore, gioiello gotico del XV secolo. Il suo portale ad arco acuto, decorato con bassorilievi raffiguranti l'incoronazione della Vergine, rappresenta una delle massime espressioni della scultura abruzzese tardomedievale.

Caramanico Terme

Attraversando i vicoli a scalinata che si dipanano dalla via principale, si scopre il nucleo più antico del borgo: un labirinto di case in pietra addossate le une alle altre, con ballatoi fioriti e portali scolpiti. Salendo verso la Collina di San Tommaso, si raggiunge l'omonima chiesa romanica, da cui lo sguardo spazia sulla valle dell'Orta fino alle cime innevate della Majella.



I luoghi di culto minori

Di particolare interesse la Chiesa della Santissima Trinità, edificio trecentesco che custodisce una pala d'altare del XVI secolo raffigurante la Trinità con i Santi Emidio e Maria Maddalena. Poco distante, l'ex Convento delle Clarisse ospita oggi mostre temporanee, mentre la Chiesa di San Maurizio, con il suo ciclo di affreschi quattrocenteschi, testimonia la devozione popolare per i santi taumaturghi.

Chiesa di San Maurizio a Convento delle Clarisse

Il Parco Nazionale della Majella: regno di biodiversità

La Valle dell'Orfento: canyon e acque cristalline

La Riserva Naturale Valle dell'Orfento, accessibile dal Centro Visite di Caramanico, offre scenari di rara bellezza con pareti rocciose alte fino a 200 metri che incorniciano il fiume omonimo. Il Sentiero delle Scalelle, percorso ad anello di media difficoltà (8 km), conduce attraverso quattro passerelle sospese sulle acque verde smeraldo, toccando formazioni geologiche come le "marmitte dei giganti" - cavità circolari scavate dalla forza erosiva della corrente.

Riserva Naturale Valle dell'Orfento

Riserva Naturale Valle dell'Orfento

Itinerari escursionistici

Per gli appassionati di trekking, il Sentiero B6 rappresenta la via maestra per esplorare la gola: partendo dalla frazione Santa Croce, il tracciato scende al fondovalle attraversando faggete secolari e radure fiorite di orchidee selvatiche. Chi preferisce percorsi più impegnativi può optare per il Giro della Valle, 16 km che richiedono 7 ore di cammino, con dislivelli fino a 800 metri e panorami sulle vette del Morrone.

Parco Nazionale della Majella

Il Cammino di Celestino: tra eremi e spiritualità

Sulle orme del papa eremita

Il Sentiero dello Spirito, parte integrante del più ampio Cammino di Celestino, ripercorre le tappe della vita di Pietro da Morrone (futuro Celestino V) attraverso 73 km suddivisi in 4 tappe. La seconda tappa conduce da Pacentro a Caramanico Terme, passando per il Passo San Leonardo dove, secondo la tradizione, il santo sostava in preghiera contemplando la valle.

Cammino di Celestino

Gli eremi della Majella


Eremo di Santo Spirito a Maiella

È il più grande e conosciuto eremo della Maiella, situato nel Comune di Roccamorice a 1132 metri di altitudine, immerso in un contesto naturalistico di grande fascino. Il complesso comprende una chiesa, una sagrestia, una foresteria, celle monastiche, una sala del capitolo, una biblioteca e un refettorio. La sua storia è antica, risalente all'XI secolo, ma fu ristrutturato e ampliato da Pietro da Morrone nel XIII secolo, che ne fece la casa madre del suo ordine. L'eremo conserva opere d'arte di pregio e una grotta dove vissero i primi eremiti, inclusa la cella di preghiera di Celestino V. È aperto al pubblico soprattutto nei weekend estivi e offre anche la possibilità di soggiornare nella foresteria

Eremo si Santo Spirito

Eremo di San Giovanni all'Orfento

Situato nel Comune di Caramanico Terme, l'Eremo di San Giovanni è uno dei più suggestivi d'Abruzzo, incastonato in una parete rocciosa della Valle dell'Orfento, nel cuore della Maiella. È famoso per essere stato il luogo di ritiro di Pietro da Morrone (futuro Papa Celestino V), che vi visse con due discepoli in cerca di silenzio e vicinanza a Dio. L'accesso all'eremo è particolare: si entra strisciando attraverso un passaggio stretto nella roccia a qualche metro da terra. Il percorso di avvicinamento offre panorami spettacolari e tipici paesaggi agro-pastorali abruzzesi.

Eremo di San Giovanni all'Orfento

Eremo di Sant'Onofrio al Morrone

Situato nel territorio di Sulmona, a 620 metri di altitudine, questo eremo risale al XIII secolo ed è legato anch'esso a Pietro Angelerio (Celestino V), che vi visse prima di trasferirsi alla Maiella. L'eremo si trova in una posizione impervia e panoramica sulla Valle Peligna, raggiungibile tramite un sentiero ripido dalla frazione Badia. All'interno si trovano un oratorio con affreschi del XIII secolo e le celle usate da Pietro e dal suo discepolo Beato Roberto da Salle. Attualmente è visitabile la sola Grotta di Celestino, mentre la parte superiore è in restauro.

Eremo di Sant'Onofrio al Morrone

Gastronomia e tradizioni locali

I sapori della montagna

La cucina caramanichese fonde influenze pastorali e agricole: protagonista è la pecora alla callara, stufato cotto per ore in pentole di rame, accompagnato da sagne alla chitarra con ragù di cinghiale e i famosissimi arrosticini. Tra i dolci spiccano i cagionetti, ravioli ripieni di castagne e cioccolato, mentre i vini locali come il Montepulciano d'Abruzzo DOC completano il panorama enogastronomico.

sagne alla chitarra

Arrosticini

Conclusioni

Caramanico Terme si conferma come destinazione poliedrica, capace di coniugare il relax termale con l'avventura outdoor, la profondità spirituale degli eremi alla vivacità delle tradizioni popolari. La perfetta integrazione tra borgo storico e contesto naturale ne fa un modello di turismo sostenibile, dove i sentieri escursionistici si intersecano con le vie della fede e del benessere. Per chi visita l'Abruzzo interno, rappresenta una tappa imprescindibile per comprendere l'anima più autentica della regione, tra le pieghe della roccia e le nuvole che accarezzano le vette della Majella.

Caramanico Terme


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