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Parco dei Palmenti a Pietragalla (PZ)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 10 ott 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 28 nov 2022

Oggi vi portiamo a visitare il Parco dei Palmenti. Oggi ci troviamo a Pietragalla in provincia di Potenza nella regione Basilicata. Il Parco dei Palmenti è posizionato nel cuore della Basilicata ed è un parco che sembra uscito da un raccontano delle favole. L'ambientazione e le strutture che sembrano appartenere ad un antichissimo passato, in realtà sono costruzioni risalenti al XVIII e XIX secolo, anche se alcuni li datano già al 14° secolo, simbolo dell’architettura rupestre della regione e della civiltà contadina. Costruite per la vinificazione, la loro particolarità ha dato vita a un parco magico e suggestivo a tal punto da sembrare abitato da folletti e gnomi e altre creature delle fiabe, regalando scorci caratteristici tutti da fotografare.

 

Cosa sono e come funzionano i Palmenti?

Si tratta di un complesso di grotte, scavate nella roccia arenaria, queste venivano utilizzate fino agli anni sessanta come cantine per la lavorazione delle uve, dalla pigiatura alla fermentazione del mosto. Per l'intonaco sarebbe stata utilizzata sabbia mentre per l'esterno sarebbero stati utilizzati sassi di fiume. Ancora oggi sono visibili all'interno le vasche ricavate nella roccia per la vinificazione. Una volta fatto l'approvvigionamento dell'uva, la si depositava nella vasca più alta, la pigiatura avveniva nella maniera da sempre conosciuta prima dell'avvento dei macchinari, ovvero a piedi nudi. Mediamente le dimensioni delle vasche sono circa 60 cm x 1 metro e un’altezza di 50 cm, che corrisponde a una capacità pari a 300 litri. Collegata attraverso un canale in modo tale da permettere lo scorrimento del mosto troviamo la vasca di fermentazione, il mosto veniva lasciato a fermentare tra i 15 e i 20 giorni prima di essere posto in barili, anche questa operazione avveniva tramite un canale per lo scarico del vino direttamente nei barili durante la svinatura, successivamente venivano portati alle botti che da queste parti chiamano Rutte. Sul tetto vi è un'apertura, utilizzata per ventilare l'anidride carbonica generata durante fermentazione dell'uva.

 

Quanti sono i Palmenti?

Gli ultimi sopralluoghi effettuati accuratamente è emerso che i palmenti totalmente censiti sono in totale 211 suddivisi così: 69 risultano in buone condizione, 87 in situazione precaria, 55 ormai sono inservibili di cui: 33 privi di tracce, 19 semi abbattuti e 3 ridotti in ruderi. Recentemente ristrutturato, oggi il complesso dei Palmenti di Pietragalla, è diventato simbolo dell’architettura rupestre locale, come testimonianza della vita e delle tradizioni contadine del territorio.

 

Cosa vedere a Pietragalla


Il centro storico

Dopo aver dedicato qualche ora al Parco dei Palmenti, andiamo a fare una passeggiata nel centro storico. Ad attendervi un concentrato di vicoletti e archi che ci accompagneranno fino al punto più alto del borgo, è qui che il panorama è dominato dall’imponente campanile della Chiesa Madre e dalla sagoma del Palazzo Ducale, conosciuto anche come Palazzo Pipponzi.

 

Palazzo Ducale

Pietragalla sorge come insediamento di tipo feudale e come tale è dominata dal castello. Dopo il terremoto del 4 dicembre 1456 che rase al suolo parte dell’abitato di Pietragalla, a partire dai primi anni del 1500, ebbe inizio la costruzione dell'attuale Palazzo Ducale, con esso anche la sua storia strettamente legata alle vicende delle famiglie nobili che accompagnarono la sua costruzione. Il palazzo vanta una storia particolare legata al brigantaggio. Conserva infatti, la testimonianza storica legata alla vicenda di due giornate di battaglia dei cittadini pietragallesi contro i briganti. Si documenta che circa 400 briganti invasero i vicoli di Pietragalla, costringendo parte della popolazione a rifugiarsi all'interno del palazzo. Gli abitanti combatterono tenacemente costringendo i briganti al ritiro.

 

Chiesa San Nicola di Bari

La chiesa ha un impianto del tipo a croce latina, a tre navate coperte, la parte più antica della chiesa corrisponde all'attuale sacrestia che risalirebbe al XII-XIII secolo. All'interno sei altari laterali (tre per ogni lato) accolgono altrettante statue di santi del XVIII e XIX secolo, tra cui San Teodosio, il patrono della città.

 

Eventi


Festa di San Teodosio martire, santo patrono:

Sebbene la festa del santo sia in ottobre, la festa è stata spostata al 10 maggio. Tutte le mattine a partire dalla settimana precedente alla festa, si tengono spettacoli di fuochi pirotecnici e tra l'8 e il 10 maggio la banda musicale passa per le strade; sia nel pomeriggio del giorno precedente, sia nel pomeriggio della festa la statua del santo viene portata in processione. La festa termina con uno spettacolo musicale e con un ultimo spettacolo pirotecnico verso la mezzanotte.

 

Nei dintorni


Se ti piace passeggiare a contatto con la natura, gli amanti del trekking apprezzeranno sicuramente raggiungere il Monte Torretta a 1074 mt, dove sorgono i resti di un insediamento fortificato databile intorno alla metà del IV secolo a.C.. L’antico insediamento che sorge sulla vetta più occidentale è raggiungibile direttamente da Pietragalla circa 11 km, o passando dal paese nei pressi della frazione di San Giorgio 4 km circa.

 

Lago di Acerenza

Altra piacevole passeggiata, partendo da Pietragalla, con destinazione Lago di Acerenza, distante dal paese appena 10 km. Si tratta di un bacino artificiale creatosi dalla costruzione della diga nel 1984 che ha sbarrato il corso del fiume Bradano. Qui trovi natura incontaminata ideale per passare una giornata di relax, molto gettonato anche dagli appassionati di birdwatching, dov'è possibile fotografare folaghe, sparvieri, nibbi, falchi pecchiaioli, picchi rossi, upupe e altre specie che popolano e nidificano nel territorio. Inoltre si possono praticare escursioni in mountain bike a cavallo, andare in canoa sul fiume Bradano o di praticare la pesca sportiva.

Parcheggio sterrato: Gps map

 

In sintesi

Il borgo non offre molto salvo i Palmenti che sono la curiosità principale e qualche scorcio caratteristico del centro.

Parcheggio gratis: Gps map







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