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- Cascata Urlante a Premilcuore (FC)
Oggi vi portiamo alla scoperta delle cascate più suggestive dell'Appennino tosco-romagnolo! Tra le foreste del Casentino , immerse in un paesaggio incontaminato, si celano alcune delle cascate più suggestive dell'intero Appennino. Pronti per un'avventura emozionante? Cosa aspettiamo? Zaino in spalla e scarpe da trekking ai piedi, partiamo alla scoperta di queste gemme nascoste dell'Appennino tosco-romagnolo! Cascata della Sega La nostra prima tappa sono le Cascate della Sega a circa 700 metri dal parcheggio che si incontrano attraverso il primo tratto del setiero immerso nel verde che ci condurrà poi alla scoperta della Cascata Urlante. Qui, l'acqua si insinua tra le rocce creando giochi d'acqua di rara bellezza, in un contesto naturalistico davvero unico. Proseguendo per altri 800 metri lungo il sentiero, sempre immersi nella bellezza incontaminata del paesaggio, raggiungeremo finalmente la Cascata Urlante. Ogni passo sarà ripagato dalla meraviglia del luogo: il fragore dell'acqua che si getta tra le rocce, l'aria fresca e pura, la vegetazione rigogliosa creano un'atmosfera magica e indimenticabile. Cascata Urlante, o Grotta Urlante La nostra seconda tappa è la Cascata Urlante, o Grotta Urlante, un vero paradiso immerso nella natura selvaggia dell'Appennino. Situata anch'essa in località Giumella, alle pendici del Monte Arsiccio, questa cascata è un luogo perfetto per chi ama l'avventura e desidera immergersi nella bellezza incontaminata del paesaggio. Sotto un imponente ponte di pietra del XVII secolo, con la sua maestosa apertura di 16 metri, il fiume si insinua tra le rocce creando un tortuoso passaggio che culmina nella suggestiva Grotta Urlante. Due piscine naturali con acqua verde smeraldo e blu invitano i più temerari a tuffarsi dalle rocce, mentre poco oltre la grotta si apre un anfiteatro naturale circondato da rocce, con al centro un laghetto dall'acqua limpida e fresca. Il richiamo della natura è irresistibile e un tuffo rinfrescante è d'obbligo. Questo piccolo paradiso, incastonato nel bosco, è stato citato da Michele Tameni nel suo libro "Wild Swimming Italy", una guida alla scoperta dei più bei laghi, fiumi, cascate e terme d'Italia. La sua fama ha portato alla notorietà del luogo, aumentando il turismo in zona. In alternativa a 200 metri dal parcheggio vi è la Lastronata un comodo laghetto ideale per le famiglie con i bambini piccoli, nel punto più alto vicino al muretto che fa da diga l'acqua non supera i 140 cm. Ingresso libero aperto tutto l'anno. Cascata della Brusia Ci spostiamo di qualche chilometro nel comune di Bocconi , sempre in provincia di Forlì-Cesena, per scoprire un'altra perla nascosta dell'Appennino tosco-romagnolo: la Cascata della Brusia. Meno imponente della Cascata Urlante, la Brusia vanta un fascino unico e selvaggio. Un sentiero immerso nel verde conduce a questa gemma nascosta, dove l'acqua cristallina scorre su rocce levigate dal tempo, creando un'atmosfera di pace e tranquillità. Se la Cascata Urlante vi ha emozionato con la sua forza e il suo fragore, la Brusia vi conquisterà con la sua bellezza discreta e il suo ritmo lento. Un luogo ideale per chi desidera immergersi nella natura incontaminata e ritrovare il proprio equilibrio interiore. Cascata Gorgoni La Cascata Gorgoni è un'oasi naturale situata nel comune di Portico e San Benedetto provincia Forli-Cesena a circa 2 km dalla cascata del Brusia. Immersa nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, offre un panorama mozzafiato e un'esperienza unica agli amanti della natura. La cascata forma due incantevoli piscine naturali, una accanto all'altra, conosciute come i Gorgoni. L'acqua limpida e rinfrescante invita a fare un tuffo e a godersi il relax del luogo. Tra le due piscine si trova una piccola cascatella, perfetta per sedersi e lasciarsi massaggiare dall'acqua. La cascata è circondata da alte rocce color cenere che creano un'atmosfera suggestiva e selvaggia. Nota dolente: La Cascata Gorgoni dispone di un numero limitato di posti auto disponibili lungo la strada, pertanto si consiglia di raggiungere la cascata a piedi dalla Cascata della Brusia, tramite un sentiero escursionistico di circa 2 km. Il percorso è immerso nel bosco e offre scorci panoramici sulla vallata. Concludendo Esplorare boschi rigogliosi alla ricerca di torrenti cristallini, cascate scroscianti e piccoli laghi incontaminati regalano sempre quel pizzico di avventura che gli appassionati della vita all'aria aperta trovano irresistibile. Questi luoghi sono un vero toccasana per la mente e il corpo, regalando un'esperienza rigenerante e immersiva nella natura. Info: https://www.turismopremilcuore.it
- Santuario Madonna del Sasso (VB)
Oggi vi portiamo a visitare il santuario della Madonna del Sasso, un luogo incantevole che si erge su uno sperone roccioso a 638 metri sul livello del mare, nella frazione Boleto della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, nel cuore della regione Piemonte. Dal piazzale antistante la chiesa, ci si può affacciare sul magnifico panorama del lago d'Orta, ammirando quello che è conosciuto come il "balcone del Cusio". Da qui si gode di una vista spettacolare che abbraccia quasi l'intero lago, con lo sfondo imponente del Mottarone e delle Alpi. Il complesso sacro del santuario include la chiesa stessa, una maestosa torre campanaria e la casa parrocchiale. Questa combinazione di architettura sacra e panorama naturale mozzafiato rende il santuario della Madonna del Sasso non solo un luogo di culto, ma anche una meta turistica che incanta chiunque vi si avventuri. Storia: Edificato dal boletese Pietro Paolo Minola , uno sperone roccioso di granito a strapiombo sul lago d'Orta nel 1706, dove in origine sorgeva una cappella dedicata alla Madonna Addolorata risalente probabilmente al XVI secolo. In seguito a una grazia ricevuta dalla Madonna, decise a sue spese di far costruire un nuovo santuario, lavori che iniziarono 19 anni dopo nel 1725 grazie anche al un contributo degli abitanti di Boleto. La costruzione venne ultimata nel 1748 il campanile nel 1760 e nel 1771 venne la consacrazione del santuario. In occasione dei 250esimo anno dalla costruzione nel 1998 è stata totalmente restaurata. Dal piazzale antistante la chiesa, ci si può affacciare sul magnifico panorama del lago d'Orta, ammirando quello che è conosciuto come il " Balcone del Cusio ". Dalla balconata del Cusio si apre una vista panoramica che abbraccia quasi l'intero specchio d'acqua. Proprio di fronte, l' Isola di San Giulio e la pittoresca cittadina di Orta San Giulio si ergono come due gemme preziose incastonate nel lago, creando un quadro di bellezza incantevole. Alle loro spalle, il Mottarone , come un gigante benevolo, veglia sulla vallata, completando il panorama con la sua imponente silhouette. Sulla sua vetta, raggiungibile in funivia, si trovano impianti di risalita e rifugi alpini che offrono ulteriori opportunità per ammirare il panorama e godersi la natura. Un luogo ricco di storia, il Mottarone fu infatti utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale come stazione di comunicazione partigiana. Gli interni Gli affreschi che adornano l'interno della chiesa sono opera di Lorenzo Peracino , un noto pittore piemontese del XVIII secolo. Le sue opere rappresentano scene della vita di Maria e di Gesù , oltre a vari santi, e sono caratterizzate da una straordinaria ricchezza di dettagli e una vivida palette di colori. Questi affreschi, con la loro bellezza e intensità emotiva, contribuiscono a creare un ambiente spirituale e contemplativo, rendendo la visita al santuario un'esperienza indimenticabile. Reliquie di San Donato La storia di queste reliquie è strettamente legata alla figura di Pietro Paolo Minola , devoto abitante di Boleto. Minola, profondamente grato per una grazia ricevuta dalla Madonna del Sasso, decise di dedicare la sua vita all'edificazione di un nuovo santuario sul luogo dell'apparizione. Nel 1773, i lavori del santuario erano ormai ultimati e Minola desiderava donare un'ulteriore reliquia di grande valore per arricchire il luogo sacro. Si recò quindi a Roma, dove nelle catacombe di San Callisto rinvenne le spoglie di San Donato , un martire cristiano vissuto nel III secolo. Il 2 agosto 1773 , le reliquie di San Donato giunsero al Santuario Madonna del Sasso, divenendo uno dei santi patroni e oggetto di venerazione per pellegrini provenienti da ogni dove. La leggenda e la costruzione del Santuario La leggenda racconta che al posto del Santuario di Madonna del Sasso vi fosse in origine solamente una croce, questa fu depositata dopo la morte di una donna di Pella (piccolo paesino della provincia Novara) nel XVI secolo. Il geloso marito di ritorno da una guerra sospettando di essere stato tradito in base alle dicerie del paese, durante un violento litigio spinse la donna verso il dirupo per ucciderla. In seguito pentendosi del brutale gesto tornò sui suoi passi, trovandola ancora viva appesa ad un ramo, le tese la mano prestandole soccorso per salvarla, la donna non si fidò e si lasciò cadere nel vuoto. Come molto spesso accade nelle leggende, la storia ha sempre riscontri di dolore. Qui sorse la prima croce nel simbolo del dolore, poi una piccola cappella fu dedicata a Maria Addolorata, successivamente venne costruita una chiesa e sui resti di essa l'attuale Santuario. Info santuario: www.santuariomadonnadelsasso.it/ Concludendo Visitare il Santuario della Madonna del Sasso vuol dire ritagliarsi una o mezza giornata all'insegna della tranquillità. Situato su uno sperone roccioso che domina il Lago d'Orta, il santuario offre un'oasi di pace, lontana dalla frenesia della vita quotidiana. Adiacente il Santuario un bosco con tavoli per il picnic e bbq in cemento. Il balcone panoramico regala una vista spettacolare sull'isola di Orta San Giulio e sulla quasi totalità del lago, con colline verdeggianti e pittoreschi borghi che completano il quadro.
- Macari (TP)
Oggi vi portiamo a visitare Macari, un gioiello siciliano tra mare e natura incontaminata. Macari , frazione del comune di San Vito Lo Capo in provincia di Trapani, si erge come un tesoro prezioso incastonato nella cornice mozzafiato della Sicilia occidentale. Abbracciata dal Mar Tirreno e adagiata alle pendici del Monte Cofano, Macari vanta un panorama suggestivo che lascia senza fiato. Spiagge e Calette Il litorale di Màcari è caratterizzato da una serie di incantevoli e tranquille calette, come la Caletta Rosa e quella del Bue Marino, incastonate tra rocce e spettacolari scogliere che ricordano per certi versi quelle nord europee, offrono un habitat ideale per una miriade di specie marine dove gli amanti dello snorkeling potranno immergersi. Bagnate dalle onde di un mare limpido e vivace, le spiagge di Màcari prevalentemente rocciose sono perfette per chi ama rilassarsi al sole e tuffarsi nelle acque verde smeraldo. Inoltre, si possono trovare anche spiagge con sabbia dorata e finissima, come Baia Santa Margherita , Cala Bove e Scaru Brucia . Spiaggia Baia Santa Margherita Baia Santa Margherita, situata tra Macari e Castelluzzo con il monte Cofano sullo sfondo offre una spiaggia tranquilla e mai affollata. Attualmente unica spiaggia dove vi è presente un affitta ombrelloni e lettini, il che contribuisce a mantenere la costa ancora selvaggia ma piacevolmente tranquilla rispetto alle più rinomate spiagge della Sicilia. Tra le destinazioni balneari più gettonate in Sicilia c'è sicuramente San Vito Lo Capo , che dista solo 5 km da qui. Durante l'estate, l'area è chiusa alle auto, ma è possibile parcheggiare a nelle adiacenze, vi è anche la possibilità di prendere un trenino che vi porterà alla scoperta delle bellezze naturali circostanti. Questo rende la spiaggia ideale per famiglie con bambini, che possono godersi un'emozionante avventura sul trenino e giocare tranquillamente in spiaggia. Cala del Bue Marino Cala del Bue Marino: la spiaggetta del Bue Marino è un luogo davvero spettacolare, tanto che nel 2015 è stata premiata da Legambiente come la più bella spiaggia italiana. Caratterizzata da ciottoli bianchi, è particolarmente amata dai turisti al tramonto, quando il mare si tinge di colori dorati. Cala dell'Isulidda Cala dell'Isulidda offre un mare cristallino, grotte a pelo d'acqua, un suggestivo faraglione e ottime opportunità per fare snorkeling. Questo angolo di paradiso è perfetto per gli amanti della natura e delle avventure subacquee. Le torri di Macari A Macari sono presenti diverse torri costiere, costruite principalmente nel XVI secolo come parte del sistema difensivo contro le incursioni dei pirati. Ecco una breve descrizione delle principali torri: Torre dell'Isulidda : Situata su uno sperone roccioso a picco sul mare vicino a Cala dell'Isulidda, questa torre offre una vista panoramica sul mare cristallino e sulle grotte circostanti. Torre di San Giovanni : Questa torre medievale, posizionata in un punto elevato, serviva per l'osservazione e la difesa, offrendo una vasta vista sulla costa di Macari. Queste torri non solo avevano una funzione difensiva, ma oggi rappresentano punti panoramici privilegiati per ammirare la bellezza naturale della costa di Macari. Nelle vicinanze Riserva dello zingaro A circa 25 minuti da Macari sul versante opposto, si trova la Riserva dello Zingaro, situata tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, è una delle prime riserve naturali istituite in Sicilia. Si estende per 7 km lungo la costa e copre 1700 ettari di natura incontaminata. La riserva è famosa per le sue splendide spiagge e calette, tra cui Cala Tonnarella dell'Uzzo , Cala del Varo e Cala Capreria , caratterizzate da acque cristalline e paesaggi mozzafiato. Oltre alle spiagge, la riserva ospita numerose grotte, come la Grotta dell’Uzzo , che presentano rocce risalenti a 200 milioni di anni . Queste grotte sono un vero paradiso per gli amanti della speleologia e offrono un'esperienza affascinante, soprattutto se esplorate con l'accompagnamento di guide esperte. Concludendo Perché immergersi nella bellezza di Macari? Macari , con il suo mare cristallino, le sue spiagge incontaminate e la sua natura incontaminata, è un vero paradiso per gli amanti del mare e della natura. Che siate alla ricerca di una vacanza all'insegna del relax o dell'avventura, Macari ha qualcosa da offrire a tutti. Ecco alcuni dei motivi per cui dovreste visitare Macari: Immergersi in acque cristalline: tuffatevi nelle acque turchesi del Mar Mediterraneo e godetevi la sensazione rinfrescante di nuotare in un mare incontaminato. Esplorare calette da sogno: scoprite calette nascoste raggiungibili solo via mare o attraverso sentieri immersi nella natura. Ammirare panorami mozzafiato: salite sul Monte Cofano o raggiungete uno dei tanti punti panoramici per ammirare la vista spettacolare della costa siciliana. Rilassarsi sulla spiaggia: concedetevi un momento di relax sulla sabbia dorata e lasciatevi accarezzare dal sole. Praticare sport acquatici: surf, snorkeling, diving, kayak e molto altro ancora: a Macari potrete vivere tante esperienze emozionanti. Consiglio vivamente la visita a Macari prima che l'uomo inizi a deturpare questo paesaggio mozzafiato con un'edificazione incontrollata e irreversibile.
- Hallstätter (Austria)
Oggi vi portiamo a visitare Hallstatt, un incantevole villaggio di soli 750 abitanti, situato sulle rive dell'omonimo lago nell'alta Austria, precisamente nella regione del Salzkammergut, a circa 7 chilometri da Salisburgo. Questo pittoresco borgo si trova ai piedi dei monti del Dachstein, offrendo un panorama naturale mozzafiato. Hallstatt è rinomato per la sua eccezionale combinazione di elementi storici e culturali che, insieme alla meravigliosa cornice paesaggistica, gli conferiscono un fascino unico. Grazie a queste caratteristiche distintive, il villaggio è stato inserito nei siti del patrimonio dell'umanità dell'Unesco, riconoscendone il valore e la bellezza senza pari. Attrazioni Storiche e Culturali Per vivere al meglio Hallstatt, ti consiglio di passeggiare per il villaggio e ammirare l'affascinante architettura alpina. Camminando tra le strette vie acciottolate e le case tradizionali, potrai davvero apprezzare la bellezza e l'atmosfera unica di questo pittoresco borgo. Centro Storico di Hallstatt Il centro storico di Hallstatt è un affascinante labirinto di strette vie acciottolate, fiancheggiate da case tradizionali in legno e edifici storici colorati. Questo pittoresco borgo è caratterizzato da una piazza centrale con una fontana, circondata da caffè, negozi di artigianato e ristoranti. L'architettura riflette secoli di storia, con chiese antiche, balconi fioriti e dettagli decorativi che creano un'atmosfera fiabesca. Il centro storico, affacciato sulle serene acque del lago Hallstatt e incorniciato dalle imponenti montagne del Dachstein, offre scorci suggestivi che lo rendono uno dei villaggi più fotografati e visitati dell'Austria. La Chiesa Parrocchiale Evangelica di Hallstatt La Chiesa Parrocchiale Evangelica di Hallstatt, spesso chiamata Chiesa Luterana, è un affascinante edificio neogotico situato sulle rive del lago Hallstatt. Costruita nel XIX secolo, è caratterizzata da un alto campanile e una facciata semplice ed elegante. L'interno della chiesa è sobrio e luminoso, in linea con i principi del luteranesimo, offrendo un luogo di tranquillità e riflessione. La sua posizione pittoresca, con viste spettacolari sul lago e sulle montagne, la rende un punto di riferimento iconico e una popolare attrazione turistica. Museo di Hallstatt Il Museo di Hallstatt offre un'affascinante panoramica sulla storia e la cultura del villaggio e della regione circostante. Situato nel centro del paese, il museo espone reperti archeologici che risalgono fino all'età del bronzo e del ferro, compresa la celebre cultura di Hallstatt. Le collezioni includono utensili, armi, gioielli e oggetti di uso quotidiano, che testimoniano la vita e le tradizioni antiche. Attraverso mostre interattive e multimediali, il museo racconta la lunga storia di Hallstatt, dai suoi primi insediamenti fino ai giorni nostri, rendendolo una tappa imperdibile per chi visita il villaggio. Chiesa Parrocchiale Cattolica La Chiesa Parrocchiale Cattolica di Hallstatt, dedicata all'Assunzione di Maria, è un'imponente struttura gotica risalente al XII secolo. Situata su una collina che domina il villaggio, la chiesa è famosa per il suo campanile affusolato e per gli interni ricchi di affreschi e decorazioni. Notevole è l'altare maggiore, una meraviglia del barocco, e le sue vetrate istoriate che creano giochi di luce suggestivi all'interno. La chiesa è un importante punto di riferimento spirituale e storico per la comunità locale e un'attrazione per i visitatori. Ossario di Hallstatt L'ossario di Hallstatt è una piccola cappella situata nel cimitero del villaggio, famosa per la sua collezione di circa 1.200 teschi umani, di cui circa 600 sono decorati con motivi floreali, nomi e date. Questo luogo unico riflette l'antica pratica locale di esumare i resti per fare spazio nel cimitero, unendo tradizione e arte funeraria. Lago Hallstättersee Escursioni in barca sul lago offrono viste panoramiche spettacolari delle montagne circostanti e del pittoresco villaggio. Nuoto e Pesca : Durante i mesi estivi, il lago è perfetto per nuotare e pescare. Miniera di Sale di Hallstatt (Salzwelten) Scopri la storia dell'estrazione del sale, una delle più antiche al mondo, attraverso tour sotterranei. Provsa lo Scivolo dei Minatori , un'esperienza emozionante che replica i metodi tradizionali usati dai minatori per muoversi all'interno della miniera. Belvedere di Skywalk Lo Skywalk di Hallstatt è una spettacolare piattaforma panoramica sospesa a 360 metri sopra il villaggio e il lago Hallstatt. Offre una vista mozzafiato a 360 gradi sulle Alpi circostanti, sul lago e sul pittoresco villaggio sottostante. Raggiungibile tramite una funicolare o un sentiero a piedi, lo Skywalk è una delle attrazioni turistiche più popolari della zona, permettendo ai visitatori di ammirare la bellezza paesaggistica di Hallstatt da una prospettiva unica. Parco Giochi Spielplatz - Playground Il Spielplatz di Hallstatt è un incantevole parco giochi situato nel cuore del villaggio. Progettato per i bambini, offre una varietà di strutture sicure e divertenti come altalene, scivoli e aree per arrampicarsi. Il parco giochi è un luogo ideale per le famiglie per rilassarsi mentre i bambini si divertono. A Hallstatt, durante una bella giornata estiva, puoi praticare numerose attività acquatiche come nuoto, pesca (con permesso), canottaggio e kayak. In questo tratto vi è la possibilità di immergersi nelle acque pulite del lago, un'attrazione popolare è lo scivolo acquatico nella zona poco profonda del lago. Festival e Eventi Locali Mercati Tradizionali : Durante l'anno, Hallstatt ospita vari mercati tradizionali, offrendo prodotti locali, artigianato e cibo tipico. Non mancano i Festival della Musica e della Culturache celebrano la musica, la danza e le tradizioni locali. Sito web dell'ufficio turistico di Hallstatt: QUI Escursioni nei Dintorni Hallstatt è circondata da maestose montagne, offrendo agli appassionati di trekking una vasta gamma di percorsi di varie difficoltà. Ci sono sentieri semplici, ideali per famiglie con bambini, che permettono di godere di panorami mozzafiato senza troppo sforzo. Allo stesso tempo, ci sono percorsi più impegnativi destinati agli escursionisti esperti, che cercano una sfida maggiore e desiderano esplorare le cime e le valli più remote. Indipendentemente dal livello di difficoltà, i trekking attorno a Hallstatt regalano viste spettacolari sul lago e sulle montagne circostanti, rendendo ogni escursione un'esperienza indimenticabile. Funivia Dachstein Krippenstein La funivia porta a vari punti panoramici e sentieri escursionistici, incluso il famoso "5 Fingers", una piattaforma panoramica sospesa. Ecursioni in battello Se vuoi vivere un'esperienza indimenticabile, ti consiglio vivamente un'escursione in battello da Hallstatt. Durante la navigazione, potrai goderti la tranquillità del lago Hallstatt e ammirare i panorami mozzafiato delle montagne circostanti e del caratteristico villaggio. Le principali tappe includono: Obertraun : Perfetto per esplorare le famose grotte del Dachstein. Steeg : Ideale per una piacevole passeggiata lungo le rive del lago. Ristoranti e Caffè Goditi la cucina tradizionale austriaca nei ristoranti locali, con piatti come: Knödel: Gnocchi di pane o patate serviti in brodo o con crauti e speck. Wiener Schnitzel: Cotoletta di vitello impanata e fritta Tafelspitz: Bollito di manzo servito con brodo, verdure e salsa di rafano. Kaiserschmarrn: Una frittata dolce a pezzi, spolverata di zucchero a velo e servita con composta di frutta. Forelle: Trota fresca del lago, cucinata in vari modi. Apfelstrudel: Strudel di mele con uvetta, pinoli e cannella. Salzburger Nockerl: Soufflé di albumi montati con zucchero e vaniglia. Negozi di Artigianato A Hallstatt, troverai diversi negozi di souvenir e artigianato locale, perfetti per acquistare un ricordo speciale o un regalo unico da portare a casa. Questi negozi offrono una varietà di prodotti. Sia che tu stia cercando un piccolo souvenir o un regalo significativo, questi negozi hanno qualcosa per tutti i gusti e le esigenze. Attività sportive Hallstatt offre ai turisti la possibilità di praticare molti sport. Escursionismo : Sentieri panoramici tra montagne e lago. Mountain Bike : Percorsi di vari livelli di difficoltà. Arrampicata : Pareti di roccia e vie ferrate. Sport acquatici : Canoa, kayak, paddle boarding e pesca sul lago Hallstätter See. Nuoto : Nuotate rinfrescanti nel lago in estate. Immersioni : Esplorazione sottomarina nelle acque limpide del lago. Sci e Snowboard : Piste vicine per sport invernali. Sci di Fondo : Piste ben curate per lo sci di fondo. Ciaspolate : Escursioni con le ciaspole nei paesaggi innevati. Parapendio: Per vedere la bellezza da un altro punto di vista. Concludendo Hallstatt è una meta imperdibile per chi ama la natura e le attività all'aria aperta. Situata in una cornice pittoresca tra le Alpi e il lago Hallstätter See, offre spettacolari paesaggi montani, numerosi sentieri per escursionismo e mountain bike, e opportunità per sport acquatici come canoa, kayak e immersioni. In inverno, è ideale per lo sci, lo snowboard, lo sci di fondo e le ciaspolate. Inoltre, la cittadina è ricca di storia e cultura, con le sue antiche miniere di sale e l'architettura caratteristica. Hallstatt combina bellezza naturale, avventura e tradizione, rendendola una destinazione perfetta per una vacanza indimenticabile.
- Cascata del Toce val Formazza (VB)
Oggi vi portiamo a visitare la Cascata del Toce. Ci troviamo a 1.675 metri d'altezza in Val Formazza, nel cuore delle Alpi Piemontesi. La Cascata del Toce, conosciuta anche come Cascata della Frua, è un vero gioiello naturale, considerata una delle più alte d'Europa con un salto di ben 143 metri e una larghezza di 60 metri alla base, questa cascata è considerata una delle più spettacolari dell'intero arco alpino. Le sue acque, provenienti dal ghiacciaio del Gries, si gettano con fragore in una profonda gola rocciosa, creando un spettacolo suggestivo ed emozionante . Un panorama mozzafiato Il fragore dell'acqua che si infrange sulle rocce crea un'atmosfera suggestiva e affascinante, mentre arcobaleni danzano tra la nebbia generata dalla caduta impetuosa. La vista dalla cima della cascata, dove si trova uno storico albergo costruito nel 1863, è semplicemente mozzafiato. Un'esperienza da non perdere La Cascata del Toce è un'esperienza da non perdere per gli amanti della natura e per tutti coloro che cercano un luogo suggestivo e incontaminato. La cascata è visibile in orari stabiliti da giugno a settembre (consulta il sito della Pro Loco per informazioni precise) e riprende totalmente la sua conformazione naturale, regalando uno spettacolo emozionante e autentico. Diga di Morasco A monte della cascata del Toce ad un'altezza di 1815 metri, sorge la Diga di Morasco, uno sbarramento artificiale che ha dato vita all'omonimo lago. Questo bacino d'acqua cristallina, circondato da montagne imponenti, offre un panorama mozzafiato e regala scorci da cartolina. Dalla diga di Morasco partono diversi sentieri escursionistici adatti a tutti i livelli di esperienza. Per i più pigri, un facile percorso circonda il lago, offrendo l'opportunità di immergersi completamente nella bellezza del paesaggio alpino. Gli amanti del trekking, invece, potranno cimentarsi in sentieri più impegnativi, come quello che conduce al Lago del Sabbione, situato a 2460 metri di altitudine, o quello che attraversa il confine svizzero e raggiunge il Lago Griessee, a 2386 metri. Lago dei Sabbioni La Diga dei Sabbioni è un'imponente struttura idraulica che crea il Lago dei Sabbioni. Costruita in calcestruzzo, la diga si trova a un'altitudine di circa 2.500 metri, immersa in uno spettacolare paesaggio alpino caratterizzato da alte vette e natura incontaminata. È accessibile tramite sentieri escursionistici che offrono viste panoramiche mozzafiato. La diga è parte di un sistema idroelettrico che contribuisce alla produzione di energia rinnovabile, integrandosi armoniosamente con l'ambiente circostante e diventando una meta popolare per escursionisti e amanti della montagna. Passo San Giacomo, laghi Toggia e Kastel Il Passo San Giacomo, un valico alpino a circa 2.313 metri di altitudine, rappresenta un gioiello che collega Italia e Svizzera. Superarlo significa immergersi in un panorama mozzafiato, dove maestose vette come il Grieshorn e il Marchhorn si specchiano in laghi alpini cristallini, circondati da verdi prati profumati di fiori selvatici. Il Passo vanta una ricca storia: fin dall'epoca romana, ha rappresentato un importante crocevia tra le regioni alpine, come testimoniano i resti di antiche fortificazioni e mulini. Un luogo magico dove storia e natura si intrecciano, regalando emozioni indimenticabili. Escursioni Sentieri ben tracciati, di varia difficoltà, si snodano tra panorami mozzafiato, conducendo gli appassionati attraverso boschi rigogliosi, pascoli fioriti e aree ricche di flora e fauna alpina. Camosci, stambecchi e marmotte regalano incontri emozionanti, mentre il fruscio delle sorgenti e il canto degli uccelli accompagnano ogni passo. Ogni sentiero escursionistico è un invito irresistibile ad avventurarsi nella natura, un'esperienza che regala panorami sempre nuovi e sconvolgenti, capaci di emozionare e togliere il fiato. Un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e dell'avventura, che qui possono immergersi completamente nella bellezza selvaggia e incontaminata del paesaggio. Webcam Riale: QUI Sito internet pro loco: http://www.valformazza.it/
- Punta Aderci (CH)
Oggi vi portiamo a visitare la riserva naturale Punta Aderci. Un'area naturale protetta di 285 ettari ed è stata istituita nel 1998, situata nel comune di Vasto, in provincia di Chieti nella regione Abruzzo. Inserita tra la spiaggia di sabbia di Punta Penna e la spiaggia di ciottoli di Mottagrossa, la falesia del promontorio di Punta Aderci 26 m s.l.m. offre una vista panoramica su tutto il litorale costiero, in condizioni di buona visibilità si può ammirare il tramonto sul versante del Parco Nazionale del Gran Sasso, oltre a vedere il Parco Nazionale della Majella, Laga e dei Sibillini. Le spiagge La spiaggia di Punta Penna ha una sabbia così fine da sembrare velluto sotto i piedi. Mentre le altre adiacenti al promontorio si presentano come un mix di sabbia, ghiaia e ciottoli. Tutte le spiagge sono facilmente accessibili a piedi dai parcheggi limitrofi. L'acqua di colore cristallino è un invito alla balneazione a cui non puoi rinunciare. Proprio sotto il promontorio, puoi ammirare il famoso trabucco, spesso protagonista delle riviste di viaggio. L'acqua limpida è perfetta per gli appassionati di snorkeling, che possono esplorare i fondali marini ricchi di vita. E se sei fortunato, al largo della riserva, potresti vedere i delfini del genere Stenella o il Tursiope, giocosi e affascinanti nel loro habitat naturale. Una visita qui è davvero un'esperienza che rimarrà con te per sempre. Un elemento caratteristico è il trabucco , un'antica macchina da pesca, che aggiunge fascino al paesaggio costiero. Pista ciclabile La pista ciclabile di Punta Aderci è un tratto della Via Verde della Costa dei Trabocchi , un percorso ciclopedonale di 50 km che segue l'ex tracciato della ferrovia adriatica tra Ortona e Vasto. Il tratto di Punta Aderci si sviluppa per circa 2 km all'interno della Riserva Naturale Regionale Punta Aderci , offrendo ai ciclisti e ai pedoni un'esperienza unica nel suo genere. Il Faro di Punta Penna A due passi da Punta Aderci in direzione Spiaggia di Punta Penna, puoi visitare il porto di Vasto con il Faro di Punta Penna, costruito nel 1906 e ricostruito in parte dopo il 1944 per i danni subiti durante la seconda guerra mondiale, con in suoi 70 metri di altezza è il faro più alto d'Italia. Chiesa di Santa Maria della Penna (Pennaluce) Alle spalle del Faro la Chiesa di Santa Maria della Penna (Pennaluce), una piccola chiesetta sorta su uno dei luoghi più belli della costa vastese. Edificata nel 1500 per opera del Marchese D'Avalos, completamente rifatta nel 1889 con l'aggiunta della facciata nuova con annesso porticato. Un tocco di mistero Anche in questo caso non manca la leggenda, difatti il faro e la Chiesa di S.Maria di Pennaluce hanno dato origini in passato a numerose leggende che avvolgono di mistero e fascino la storia del luogo. Si racconta che la statua della Madonna della Penna, dopo esser stata trafugata da pirati turchi e la chiesa data in fiamme, venne poi ritrovata nel medesimo posto dove fu sottratta, mentre la nave dei pirati affondò in mare aperto, ecco perché ancora oggi la statua della Madonna miracolosamente salvata viene venerata. Curiosità Nella seconda domenica di Maggio nella piccola Chiesa di S.Maria di Pennaluce adiacente al faro viene celebrata un festa a cui partecipano una lunga processione di motopescherecci e barche. Cimitero Militare Britannico A 20 km da Punta Aderci si può visitare il Cimitero Militare Britannico Gps map . Nel cimitero sono seppelliti 2617 di cui 2542 identificati e 75 ignoti militari provenienti da territori del Commonwealth britannico, trattasi di un'organizzazione intergovernativa formata formalmente nel periodo 1926 fino al 1948 composta da 54 Stati indipendenti, tutti accomunati dalla passata appartenenza all'impero britannico. I caduti nel corso della seconda guerra mondiale durante la battaglia per lo sfondamento della linea Gustav sul fiume Sangro, tra novembre e dicembre del 1943 sono cosi suddivisi: 1768 del Regno, 355 della Nuova Zelanda, 335 dell'India e del Pakistan, 4 del Sudafrica, 3 dell'Australia, 2 del Canada e 75 militi ignoti. Divertimento A 4 km da Punta Aderci un grande parco acquatico ideale per famiglie e amici in cerca di divertimento e relax. Acqualand offre una varietà di attrazioni acquatiche, tra cui scivoli mozzafiato, piscine con onde e aree per bambini. Inoltre, ci sono ampi spazi verdi, zone picnic e ristoranti per una giornata piacevole e ricca di attività. Sito internet del parco www.aqualandvasto.com/ Concludendo Punta Aderci è un paradiso per gli amanti del mare e della natura, mare cristallino, percorsi ciclopedonali, natura incontaminata e relax garantito, immersi nella bellezza selvaggia della costa abruzzese! Cosa aspettate? Venite a scoprire Punta Aderci e lasciatevi conquistare dal suo fascino! La Riserva è sempre aperta ai visitatori tutto l’anno e l’accesso è libero. Presso la spiaggia di Punta Penna lato Porto è possibile noleggiare: ombrelloni, canoe e bike. Informazioni utili: www.puntaderci.it/
- Assisi (PG)
Oggi vi portiamo a visitare Assisi una località collinare alle pendici del Monte Subasio in provincia di Perugia e nella regione dell'Umbria. Assisi, immersa nel cuore verde d'Italia, sorge su un colle del Monte Subasio, regalando panorami mozzafiato sulla valle umbra. Conosciuta per essere la città in cui visse e morì San Francesco (1181-1226) e Santa Chiara (1194-1253). La basilica di San Francesco si presenta come una struttura imponente, si erge su due livelli e nel 1253 venne consacrata , Assisi è un luogo intriso di spiritualità e storia, dove misticismo e arte si intrecciano armoniosamente. Storia di Assisi Le tracce della presenza umana nel territorio di Assisi risalgono al Neolitico (dal 10000 al 3500 a.C.). Numerosi reperti archeologici indicano che Assisi ha le sue origini in un piccolo villaggio abitato dagli Umbri tra il IX e l'VIII secolo a.C. (Periodo Villanoviano), periodo in cui intrattenevano principalmente rapporti commerciali con gli Etruschi stanziati sulla sponda occidentale del Tevere. Nel 295 a.C., con la battaglia del Sentino, i Romani imposero il loro dominio definitivo anche sull'Italia Centrale. La città umbra prese il nome di Asisium e iniziò un periodo di espansione edilizia a partire dal II secolo a.C. Successivamente, nell'89 a.C., divenne un municipium e si trasformò in un importante centro economico e sociale dell'Impero romano. Durante il III secolo d.C., il cristianesimo iniziò a diffondersi grazie all'opera di San Rufino, vescovo e martire. Dopo il crollo dell'Impero romano, Assisi affrontò le invasioni barbariche. Nel 545 d.C., fu saccheggiata dai Goti guidati da Totila (re degli Ostrogoti dal 541 al 552 d.C.). Successivamente, passò sotto il dominio bizantino per un breve periodo e nel 568 d.C. fu annessa al Ducato di Spoleto sotto il dominio longobardo, con cui condivise le sorti fino all'inizio del XII secolo. Cosa vedere ad Assisi Centro storico Il centro storico di Assisi, racchiuso tra mura antiche, è un tesoro di bellezze architettoniche. Tra le sue vie principali, via San Francesco collega Porta Nuova alla Basilica omonima, via del Seminario offre scorci panoramici, via Metastasio è ricca di botteghe artigiane, via Fontebella conduce alla Rocca Maggiore e via A. Bonfiglio costeggia le mura medievali. Oltre a queste, vicoli pittoreschi e piazze caratteristiche invitano a perdersi tra le stradine acciottolate e cogliere l'anima autentica della città. La Basilica di San Francesco ad Assisi La Basilica di San Francesco ad Assisi, costruita sul Colle dell’Inferno, è un complesso religioso composto da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e la Basilica superiore, oltre a una cripta che custodisce la tomba di San Francesco. Storia ed Edificazione Dopo la morte di San Francesco nel 1226, Frate Elia, suo successore, ottenne il terreno per edificare la basilica. La costruzione iniziò nel 1228, subito dopo che Papa Gregorio IX proclamò Francesco santo il 16 luglio. La prima pietra fu posata dal Papa il giorno successivo. La basilica fu completata in tempi straordinariamente brevi, con la sua consacrazione avvenuta il 25 maggio 1230, meno di quattro anni dopo l’inizio dei lavori. Consacrazione La consacrazione della Basilica non solo segnò il completamento di un edificio, ma rappresentò anche l’inizio di un importante luogo di pellegrinaggio e di arte, divenendo un simbolo della spiritualità francescana e della storia dell’arte italiana. Nella Basilica sono presenti capolavori come il ciclo delle Storie di San Martino di Simone Martini , la Cappella della Maddalena di Giotto , e affreschi di Cimabue e Giotto , tra cui le Storie dell’infanzia di Cristo. Nella chiesa superiore spiccano gli affreschi di Giotto che narrano la vita di San Francesco in 28 quadri, insieme ad altre opere di Cimabue. Nella Basilica inferiore si trova la Cripta con i resti di San Francesco , dove si trova un'urna di pietra circolare, simile al Santo Sepolcro, rinchiusa da sbarre di ferro. Sopra la tomba brucia una lampada alimentata con olio donato ogni anno da una diversa regione italiana. Basilica di Santa Chiara La Basilica di Santa Chiara ad Assisi si trova in una posizione panoramica che domina la città. Costruita tra il 1257 e il 1265, circonda l'antica chiesa di San Giorgio, che custodiva le spoglie di San Francesco fino al 1230. Le spoglie di Santa Chiara furono trasferite qui nel 1260, e la chiesa fu consacrata nel 1265 alla presenza di Papa Clemente IV. Oggi, la cripta del 1850 ospita la tomba di Santa Chiara, diventando un importante luogo di pellegrinaggio. Il Tempio di Minerva Il Tempio di Minerva ad Assisi, situato nella centrale Piazza del Comune, è un antico tempio romano risalente al I secolo a.C. Ben conservato, con la sua imponente facciata di colonne corinzie, rappresenta un importante esempio di architettura classica, oggi trasformato in chiesa cristiana. Assisi è una città ricca di luoghi di culto, famosa per le sue basiliche e chiese storiche, che riflettono la spiritualità francescana e attirano numerosi pellegrini e visitatori da tutto il mondo. Ecco una lista di edifici sacri che meritano una visita. Cattedrale di San Rufino , Chiesa di Santa Maria Maggiore , la Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola (piccola chiesa situata all'interno della Basilica stessa). Eremo delle Carceri sul monte Subasio (luogo in cui San Francesco d'Assisi si ritrovava assieme ai suo seguaci per pregare e meditare). Chiesa di san Damiano , Chiesa di San Pietro , Chiesa Nuova e Chiesa di Santo Stefano . Rocca Maggiore di Assisi Rocca Maggiore di Assisi, imponente e austera, domina la città dall'alto del colle omonimo, offrendo un panorama mozzafiato sulla Valle Umbra. Costruita nel XII secolo, la rocca ha subito nei secoli numerose modifiche, assumendo l'aspetto attuale in epoca trecentesca ad opera del cardinale Egidio Albornoz . La struttura, in pietra rosa del Monte Subasio, presenta una forma trapezoidale con torri ad ogni angolo. Al suo interno si trova la torre maestra, o maschio, alta ben 28 metri, che offre una vista spettacolare sulla città e sui dintorni. La rocca Maggiore è stata un importante punto di difesa per Assisi nel corso dei secoli ed oggi è una delle principali attrazioni turistiche della città. Visitare la rocca significa immergersi nella storia medievale di Assisi e godere di un panorama unico che toglie il fiato. Eremo delle carceri L'Eremo delle Carceri ad Assisi è un luogo di ritiro spirituale immerso nei boschi del Monte Subasio, a pochi chilometri dalla città. Utilizzato da San Francesco e dai suoi seguaci per la preghiera e la meditazione, l'eremo offre un'atmosfera di pace e silenzio. Il complesso comprende cappelle, grotte e piccoli edifici in pietra, integrati armoniosamente nella natura circostante. Concludendo Assisi, città di pace e spiritualità, invita i visitatori a immergersi in un'atmosfera unica. Perdersi tra le sue vie medievali , ammirare la Basilica di San Francesco con i capolavori di Giotto, e respirare l'aria mistica della città natale di San Francesco e Santa Chiara è un'esperienza indimenticabile. Assisi non è solo un luogo di fede , ma anche un tesoro d'arte e cultura. Il Tempio di Minerva, la Rocca Maggiore e la Pinacoteca Comunale custodiscono opere d'arte di inestimabile valore. Assisi è un luogo per tutti , che siano pellegrini, amanti dell'arte, della storia o semplicemente alla ricerca di un posto speciale dove trascorrere del tempo di qualità. Venite a scoprire Assisi e lasciatevi conquistare dal suo fascino senza tempo.
- Civita di Bagnoregio (VT)
Oggi vi portiamo a visitare Civita, una frazione del comune di Bagnoregio nella provincia di Viterbo, Regione Lazio. Sorge su una rupe di tufo vulcanico, isolata nella Valle dei Calanchi, Civita di Bagnoregio, conosciuta anche come " La città che muore ", è un borgo medievale che incanta con la sua bellezza senza tempo. Appartenente ai borghi più belli d'Italia, oggi Civita conta solo 11 abitanti. Civita, arroccata su un terreno fragile Civita sorge su un terreno particolarmente suscettibile all'erosione, minacciato dall'azione combinata di torrenti, agenti atmosferici e, purtroppo, anche dall'incessante disboscamento ad opera dell'uomo. Per contrastare il fenomeno e preservare questo borgo inestimabile, l'amministrazione comunale è impegnata in lavori di restauro e stabilizzazione del terreno. Un borgo millenario Civita di Bagnoregio, fondata dagli Etruschi oltre 2500 anni fa, sorge su una collina di tufo nell'Italia centrale. Originariamente un importante insediamento etrusco, la sua posizione strategica ha facilitato il commercio e le comunicazioni. Nei secoli, il borgo ha subito modifiche dovute all'erosione e ai fenomeni naturali, che ne hanno modellato il carattere unico e affascinante visibile ancora oggi. Porta Santa Maria L'accesso a Civita è un'esperienza unica e suggestiva. Si inizia attraversando un lungo ponte pedonale, lungo circa 200 metri, che collega la collina circostante alla Porta Santa Maria, l'unica entrata al borgo. Questo ponte offre una vista panoramica spettacolare sulla valle sottostante e sui paesaggi circostanti, introducendo i visitatori a un viaggio nel tempo attraverso stretti vicoli e antiche pietre che narrano la storia millenaria di Civita. Centro storico In Piazza San Donato , domina la chiesa omonima, il cui aspetto originario venne modificato nel 1511 dall'architetto Nicola Matteuci. Edificata sul sito di un antico tempio etrusco risalente all'VIII-IX secolo, la tradizione locale narra che l'antica cattedrale della diocesi di Bagnoregio, di origine romanica, risalga addirittura al V secolo. Un labirinto di emozioni È inevitabile rimanere incantati dal suo aspetto d'altri tempi, come se il tempo si fosse fermato secoli fa. Gli stretti vicoli, che quasi formano un labirinto, si snodano seguendo l'andamento del colle, regalando scorci suggestivi ad ogni angolo. Museo Antica Civitas e museo di Pinocchio Il Museo Antica Civitas , situato a Civita di Bagnoregio, offre un'affascinante esposizione sulla storia e la cultura del borgo. Tra gli oggetti esposti, si trovano reperti archeologici, antichi strumenti di lavoro e testimonianze della vita quotidiana, che raccontano la ricca eredità del territorio e della sua gente. Il Museo di Pinocchio è uno spazio dedicato al celebre personaggio di Collodi. Il museo offre una collezione di oggetti, illustrazioni e materiali legati alla storia di Pinocchio, creando un'esperienza immersiva per i visitatori, soprattutto per famiglie e appassionati del famoso burattino. Il Giardino del poeta Il Giardino del Poeta a Civita di Bagnoregio è un luogo incantevole che offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle dei Calanchi. Caratterizzato da una vegetazione rigogliosa e da angoli suggestivi, il giardino è un rifugio di tranquillità e ispirazione, perfetto per godere della bellezza naturale e del silenzio del borgo. Le specialità di Bagnoregio: un assaggio di tradizione Primi piatti : Piciarelli al tartufo: un must con il pregiato tartufo nero della Tuscia. Pappa al pomodoro: semplice ma gustosa, con pane raffermo e un pizzico di peperoncino. Strozzapreti: pasta fresca con ragù di carne, un piatto ricco e saporito. Secondi piatti : Agnello al tartufo: un connubio irresistibile tra agnello locale e tartufo nero. Pancia di maiale con finocchi e pepe nero: un secondo rustico e deciso. Formaggio pecorino di Bagnoregio: un'eccellenza da gustare da solo o con miele/marmellata. Dolci : Focaccia con il visciolino: un dolce tipico con liquore di ciliegie selvatiche. Tozzetti: biscotti secchi alle mandorle, perfetti da inzuppare o con il caffè. Vini: Tra le dolci colline circostanti dove si estendo pregiati vigneti si producono i seguenti vini: Grechetto di Orvieto, Procanico, Cannaiola di Marta, Aleatico, Est! Est! Est!. Concludendo Visitare Civita di Bagnoregio è un'esperienza unica grazie alla sua storia millenaria, alla bellezza mozzafiato dei suoi paesaggi, e alla sensazione di entrare in un mondo sospeso nel tempo. Questo borgo affascina con la sua architettura antica, le strette viuzze medievali e le vedute spettacolari sulla valle dei Calanchi, offrendo ai visitatori un'immersione indimenticabile nella cultura e nella natura dell'Italia centrale. Pro loco Civita di Bagnoregio: Pro loco
- Colorado Rustrel (Francia)
Oggi vi portiamo a visitare le cave d'ocra di Rustrel, un comune situato nel dipartimento della Vaucluse della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia. Questo grazioso villaggio provenzale è famoso soprattutto per le sue cave d’ocra che vennero ribattezzate presto come Colorado Rustrel . Situato a pochi minuti dal centro, la particolarità del posto ricorda molto i Canyon del Colorado o il Bryce Canyon City nello Utah ma in dimensioni molto ridotte, senza perdere il suo fascino sorprendente. Ci si trova a passeggiare in uno strano scenario a tratti desertico, si cammina in mezzo a una serie di sculture e falesie d'ocra dai colori straordinari. Con un po' di fantasia potrei descriverlo come se camminassi su un enorme tavolozza da pittore, dove ogni passo ti immerge in un vortice di colori. Giallo pallido, arancio acceso, rosso vivo, rosso mattone: l'ocra, protagonista indiscussa del Colorado Provenzale, si declina in infinite sfumature, creando un paesaggio lunare di rara bellezza. Inoltre lungo i vari percorsi prestabiliti all'interno di una pineta rigogliosa, si possono vedere vecchie miniere utilizzate ai tempi per l'estrazione dell'ocra. Come descrivere il Colorado di Rustrel? Sicuramente come un luogo dove la madre natura sembra essersi divertita a dipingere un territorio di colori vivaci e sorprendenti. Il paesaggio del Colorado di Rustrel è stato modellato nel tempo dall'erosione naturale e dall'intervento umano durante l'estrazione della sabbia ocracea. Numerosi sentieri attraversano la foresta, offrendo diverse opportunità di esplorazione a piedi. Un labirinto di sentieri nella foresta ocra Oggi, il Colorado Provenzale è un paradiso per gli amanti del trekking. Molteplici sentieri, adatti a tutti i livelli di escursionisti, si snodano tra canyon mozzafiato, cascate cristalline e piscine naturali colorate. Si può scegliere tra percorsi brevi e facili, ideali per le famiglie, o optare per itinerari più impegnativi che regalano panorami spettacolari. La leggenda di Sirmonde e le falesie di sangue Secondo la leggenda, la terra del Colorado Provenzale si è tinta di rosso per il sangue versato da Sirmonde, una giovane donna promessa in sposa a Raymonde d'Avignone. Scoperto che il futuro marito, in un impeto di gelosia, aveva ucciso il suo vero amore, Sirmonde, sconvolta dal dolore, decise di porre fine alla sua vita gettandosi dalle alte falesie. Concludendo Immaginate un paesaggio lunare fatto di rocce colorate, modellate dal tempo e dall'uomo. Un luogo dove la natura selvaggia si mescola a una storia industriale affascinante. Colorado Rustrel è un vero gioiello della Provenza che vi lascerà senza fiato! Se c'è una cosa scontata in questo luogo, è mettere in conto che ci si impolvera un po'. Il consiglio che vi diamo è di indossare indumenti adatti a essere sporcati. Informazioni utili: P rovenza Francia
- Bagni San Filippo (SI)
Oggi vi portiamo a visitare le terme di San Filippo Oggi vi portiamo a visitare una piccola ma graziosa località termale dalle acque sulfuree. Ci troviamo in una frazione del comune di Castiglione d'Orcia a 524 m s.l.m. alle pendici del Monte Amiata in provincia di Siena, nella Regione Toscana. Suggestiva per le sue cascatelle e le affascinanti formazioni calcaree, queste ultime, grazie alla solidificazione del carbonato di calcio, ricordano cascate di ghiaccio. Il nome del luogo deriva dalla chiesetta dedicata a San Filippo Benizi, che si narra vi soggiornò in eremitaggio nel 1269. In Toscana sono presenti molte sorgenti termali di acqua calda, conosciute sin dai tempi degli Etruschi e dei Romani per i loro benefici curativi. Le acque termali non solo hanno un potere rigenerativo, ma sono anche note per il contesto naturale in cui si trovano, che le rende uniche. I Bagni San Filippo si trovano all'interno del Parco Artistico Naturale Culturale della Val d'Orcia, circondati dal verde lussureggiante del bosco. Qui è possibile immergersi nelle acque calde e godersi un momento di relax tanto desiderato. Immagina di sdraiarti nell'acqua calda, con il suono rilassante delle cascatelle, circondato dal bosco con il cinguettio degli uccelli e l'aria fresca che accarezza il viso. In un ambiente così incantevole, lo stress diventa solo un ricordo lontano. E il bello è che questa esperienza è accessibile in qualsiasi giorno dell'anno e, soprattutto, è gratuita! Non è fantastico? Allora, cosa stai aspettando? Vieni anche tu a immergerti e a godere di questo angolo di natura e benessere. La Balena Bianca La Balena Bianca così chiamata per l'assomiglianza alla bocca della balena, alcuni la chiamano cascata di ghiaccio. L'acqua più calda la si trova alla Balena Bianca, sulla sommità si raggiungono i 48 gradi mentre alla base abbiamo una temperatura intorno i 40 gradi, una struttura calcarea principalmente dal color bianco brillante, l'acqua che sgorga depositando i sedimenti calcarei è in continuo cambiamento, questo si verifica nel periodo invernale o dei periodi di pioggia dove l'acqua sorgiva si mescola con quella piovana, ecco perché è possibile vederla con un tinta rossastra o verde marrone. L'incontro tra l'acqua calda delle sorgenti termali con quella fredda del fiume, dona un aspetto bianco-blu. Nell'arco degli anni la gente del posto ha creato ulteriori vasche dove immergersi utilizzando i sassi presenti. Il Fosso Bianco. Il Fosso Bianco è un susseguirsi di pozze e cascatelle dove ci si può rilassare nella a contatto con la natura incontaminata. Concludendo Visitare le Terme di San Filippo promette un'esperienza di rigenerazione e relax immersi nella natura toscana. Le acque termali dalle proprietà curative, circondate dal verde del Parco della Val d'Orcia, offrono un rifugio perfetto per sfuggire allo stress quotidiano. Non c'è dubbio che un viaggio alle Terme di San Filippo sarà un'esperienza indimenticabile di benessere e connessione con la natura. Nel periodo estivo e feriale le terme sono prese d'assalto dai tanti turisti e locali, pertanto si consiglia di arrivare la mattina presto o in tardo pomeriggio. Info: www.discovertuscany.com/it
- Abbazia di San Galgano (SI)
Oggi vi portiamo a visitare l'Abbazia di San Galgano, un gioiello architettonico immerso nella suggestiva campagna toscana. Ci troviamo nel comune di Chiusdino in provincia di Siena. La nostra visita all'abbazia inizia con una passeggiata lungo il viale di cipressi da dove puoi intravvedere la sua bellezza dall' architettura gotico-cistercense . Edificata a 300 mt. dall'eremo (Cappella di San Galgano chiamata anche Rotonda di Montesiepi) la struttura architettonica dell'Abazia ricorda le costruzioni presenti nell' Irlanda, Scozia e Galles. Edificata dai monaci cistercensi, costruivano i loro monasteri vicino ai fiumi in questo caso al Merse, oltre ad avere un approvvigionamento idrico potevano sfruttare la forza idrica convogliandola in canali per il funzionamento del mulino, zone boschive o paludose da bonificare e convertire in terreno coltivabile, inoltre le abbazie dovevano sorgere lungo le più importanti vie di comunicazione, il tutto seguendo i canoni stabiliti dalla regola di San Bernardo. Storia dell'Abbazia di San Galgano Costruzione e apogeo L'edificazione dell'Abbazia di San Galgano ebbe inizio nel 1219 e si protrasse per quasi cinquant'anni, culminando nella sua consacrazione ufficiale nel 1268 ad opera del Vescovo di Volterra, Alberto Solari. L'identità del progettista rimane avvolta nel mistero, sebbene alcuni indizi suggeriscano un possibile coinvolgimento di Donnus Johannes, reduce dai lavori nell'abbazia di Casamari conclusi l'anno precedente. Durante il XIII secolo, l'abbazia prosperò, divenendo un importante centro religioso, culturale ed economico. La sua influenza si estese ben oltre i confini locali, grazie al sostegno di imperatori e papi. I monaci cistercensi, abili gestori, accrebbero i possedimenti terrieri dell'abbazia, sviluppando attività agricole, commerciali e finanziarie che contribuirono alla sua ricchezza e prestigio. Crisi e declino Tuttavia, a partire dal XIV secolo, l'abbazia iniziò a subire un graduale declino. Una serie di eventi avversi, tra cui la carestia del 1329 e la peste del 1348, decimò la comunità monastica e ne compromise le attività. Inoltre, l'abbazia fu saccheggiata più volte dalle compagnie di ventura, tra cui quelle guidate dal temibile Giovanni Acuto, nel 1361 e 1364. Questi eventi funesti segnarono l'inizio di un lungo periodo di decadenza. La Commenda e la fine di un'epoca L'introduzione della pratica della Commenda nel 1364 diede il colpo di grazia all'abbazia. Questo sistema prevedeva l'affidamento dell'abbazia a laici, spesso nominati da entità politiche o religiose, che ne traevano i benefici economici senza alcun interesse per la cura del patrimonio religioso e culturale. Sotto il regime della Commenda, l'abbazia versò in uno stato di progressivo abbandono. La sua manutenzione fu trascurata, i beni dilapidati e la comunità monastica si ridusse drasticamente. Nel corso dei secoli successivi, l'abbazia andò in rovina, conservando intatto solo il suo fascino suggestivo e la sua aura di mistero. L'eredità di San Galgano Oggi, l'abbazia di San Galgano, seppur in rovina, rimane un simbolo eloquente della storia medievale italiana . Le sue mura scarnite e la sua atmosfera mistica continuano ad attrarre visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla sua bellezza decadente e dalla ricca storia che custodisce. Un monito tangibile della fragilità del potere e della grandezza, l'abbazia di San Galgano rappresenta un invito a riflettere sul trascorrere del tempo e sull'inesorabile mutamento delle vicende umane. La Commenda L'abate commendatario è un ecclesiastico saltuariamente può essere laico, che detiene un'abbazia in commendam ovvero in affidamento. Questo si verifica quando il governo effettivo del monastero è separato dalla proprietà dell'abbazia. In questo caso al commendatario spetta percepire i soli redditi prodotti dal convento, mentre il priore esercitata l'autorità sui monaci. Il commendatario generalmente risiede in un luogo diverso dal monastero, se ecclesiastico può avervi anche giurisdizione, ma in ogni caso non può esercitare alcuna autorità sulla disciplina monastica interna. Attualmente in rovina priva di tetto e ridotta alle sole mura, è considerato ancora oggi uno dei luoghi più suggestivi e prestigiosi esempi di architettura, il suo fascino attira ancora un cospicuo flusso turistico noi compresi. La cappella di San Galgano Sulla sommità di una collina immersa sorge la Cappella di San Galgano a Montesiepi , un capolavoro dell'architettura gotica cistercense che custodisce la memoria di San Galgano Guidotti . Costruita nel XIII secolo, la cappella si distingue per la sua eleganza sobria e raffinata . La sua struttura ottagonale, in laterizio e pietra serena, è sormontata da un'elegante cupola a costoloni. L'interno, illuminato da una luce soffusa che filtra dalle strette finestre ogivali, crea un'atmosfera di pace e spiritualità. L'interno della Cappella L'interno della Cappella di San Galgano è caratterizzato da una struttura circolare con una cupola centrale. Al centro della cappella è esposta la spada nella roccia, simbolo della rinuncia di San Galgano alla violenza. Le pareti sono decorate con affreschi medievali che raffigurano scene della vita del santo. L'atmosfera è suggestiva e sacrale, invitando alla contemplazione e alla riflessione spirituale. Storia di San Galgano Galgano Guidotti nacque nel 1148 a Chiusdino, cresciuto come cavaliere, inizialmente condusse una vita violenta fatta di guerre e dedita ai piaceri dell'alta società. Nel 1180, dopo una visione dell'Arcangelo Michele, decise di abbandonare la vita mondana e di dedicarsi a Dio. Per simboleggiare questa trasformazione spirituale, infisse la sua spada in una roccia, rinunciando così alla violenza. Vita da Eremita Dopo aver infisso la spada nella roccia, Galgano visse come eremita a Montesiepi. Trascorse il resto della sua vita in preghiera e penitenza, lontano dalle distrazioni e dai piaceri mondani. La sua devozione e il suo esempio di vita attrassero numerosi fedeli e pellegrini, che venivano a vedere la spada e a cercare la sua benedizione. Morì il 3 dicembre 1181 e fu canonizzato da Papa Lucio III nel 1185. In sua memoria, furono costruiti l'Abbazia di San Galgano e la Cappella di Montesiepi, dove tuttora è conservata la famosa spada nella roccia. San Galgano è venerato come simbolo di pace e conversione spirituale. Reliquie di San Galgano All'interno della Cappella di Montesiepi sono esposti gli arti mummificati attribuiti a San Galgano Guidotti. Conservata in una teca di vetro, gli arti sono sorprendentemente ben preservati, con le dita visibilmente intatte. Questa reliquia, circondata da leggende di miracoli e poteri curativi, rafforza l'aura di sacralità del luogo, attirando devoti e visitatori interessati alla storia del santo e alla sua trasformazione spirituale. La leggenda Esiste una storia che collega l'Eremo di San Galgano alla presenza del Santo Graal, considerandolo uno dei tanti luoghi dove si narra che il Santo Graal sia stato sepolto. Non è ancora chiaro se il Santo Graal sia il calice usato da Gesù nell'ultima cena o la coppa che Maddalena usò per raccogliere il sangue di Gesù. Come tutte le leggende, si dice che per accedere al luogo segreto sia necessario spostare una leva o una pietra. Si suppone che forse nel XIII secolo il Santo Graal sia stato nascosto in qualche sotterraneo, e che San Galgano ancora lo protegga La spada nella roccia Al centro della cappella si trova l'elemento più iconico: la spada nella roccia . Secondo la leggenda, San Galgano, un cavaliere vissuto nel XII secolo, ebbe una visione mistica che lo spinse a convertirsi e a dedicare la sua vita alla fede. In segno di rinuncia alla sua vita da cavaliere, conficcò la sua spada nella roccia, trasformandola in una croce. Questo gesto diede origine al soprannome di "San Galgano" e lo rese un'icona della conversione e del pentimento. Sito internet: www.sangalgano.info/ Concludendo La visita a San Galgano, si rimane affascinati dalla combinazione di storia, leggenda e spiritualità. L'iconica spada nella roccia e l'atmosfera sacra della Cappella di Montesiepi offrono un'esperienza unica di riflessione e contemplazione. L'Abbazia, con le sue maestose rovine, incanta i visitatori, rendendo questo luogo un'importante testimonianza del passato e un simbolo di trasformazione spirituale.
- Terme Saturnia libere (GR)
Oggi vi portiamo a visitare le Terme libere di Saturnia, un vero gioiello immerso nella Toscana. Situate in Località Follonata, nel comune di Manciano in provincia di Grosseto, queste terme sono ormai famose in tutto il mondo per la loro bellezza mozzafiato. La cascata che si tuffa accanto al vecchio mulino crea un contesto naturalistico di rara bellezza, che vi lascerà senza fiato. Già conosciute sin dall'epoca etrusco-romana, le terme di Saturnia vantavano proprietà curative. Furono proprio i Romani i primi a sfruttare i benefici della sorgente a scopo terapeutico già 280 A.C. creando veri e propri stabilimenti. Il primo Albergo Il Dott. Bernardino Ciacci nel 1865 diede via alla bonifica del terreno della fonte ristrutturando gli edifici adiacenti dando vita allo stabilimento termale, solo nel 1919 i Ciacci costruiscono il primo albergo termale tuttora presente. La leggenda vuole che: Il Dio Saturno in un gesto di rabbia e disprezzo nei confronti della razza umana per aver raggiunto un livello di belligeranza ormai insostenibile per Dio, scagliò un fulmine provocando una cratere dando vita a una sorgente di acqua calda e sulfurea con una portata di circa 800 litri al secondo. Un altra leggenda invece racconta di una forte lite tra Giove e Saturno dove scaglio un fulmine, l'impatto al suolo scaturì la sorgente di acqua solfurea e vaporosa alimentando la leggenda che rappresentasse la porta dell'inferno. Col passare dei secoli sono state create grandissime vasche dove potersi immergere e godere a pieno il loro beneficio, con una temperatura di circa 37 ° donano benessere a chi vi si immerga. Un po di magia L a particolarità di questo luogo nel Medioevo ha scaturito varie storie sulla stregoneria, il vapore acqueo dovuta al calore sprigionato e all'odore forte di zolfo, alimentarono queste leggende. Si racconta che il diavolo uscisse da qui quando lasciava gli inferi. Le cronache del tempo ricordano convegni di maghi e di streghe, sortilegi e riti sabbatici e magia nera. Nelle vicinanze Necropoli Etrusca del Puntone Vicino alle Terme di Saturnia, immersa nella suggestiva cornice della Maremma Toscana, si trova la Necropoli Etrusca del Puntone. Questo sito archeologico, con le sue circa 20 tombe a tumulo risalenti al VII-V secolo a.C., offre un'occasione unica per un tuffo nel passato e per scoprire i segreti della civiltà etrusca. Un'esperienza da non perdere per gli amanti della storia, dell'archeologia e per chi desidera immergersi nella bellezza paesaggistica di questa zona. La visita alla necropoli è gratuita e rappresenta un'ottima idea per completare il soggiorno alle Terme di Saturnia con un tocco di cultura e storia. Il Castellum Aquarum Il Castellum Aquarum è un'antica cisterna romana situata a Poggio Murella, a circa 5 km dalle Terme di Saturnia. Si tratta di una struttura monumentale risalente al I secolo d.C., utilizzata per raccogliere e distribuire l'acqua proveniente dalle vicine sorgenti. Caratteristiche: Capacità: 4.000 metri cubi d'acqua Struttura: 10 navate con volte a botte e pilastri quadrangolari Funzione: Raccolta e distribuzione dell'acqua Epoca: I secolo d.C. Ubicazione: Poggio Murella, Manciano (GR) Oggi il Castellum Aquarum è un sito archeologico visitabile gratuitamente, un'affascinante testimonianza dell'ingegneria idraulica romana in Maremma. Piatti tipici locali La cucina di Saturnia è un'esperienza sensoriale che riflette la tradizione e la genuinità della Maremma Toscana. Primi: Pappardelle al cinghiale, pici all'aglione, tortelli maremmani. Secondi: Cinghiale alla cacciatora, grigliata mista di carne, baccalà alla Maremmana. Contorni: Patate arrosto, verdure grigliate, insalata di pomodori e cipolla. Dolci: Crostata di visciole, cantucci, torta Sbrisolona. Vini: Morellino di Scansano DOCG, La Maliosa Saturnia Bianco, Le Pupille. In conclusione Le Terme di Saturnia sono un'oasi di benessere dove è possibile trascorrere una giornata o un intero week end all'insegna del relax e della rigenerazione. Scegli tra le terme libere, accessibili gratuitamente, o quelle a pagamento, con piscine termali, percorsi benessere e trattamenti personalizzati. Cosa aspetti? Immergiti nel relax e lasciati conquistare dalla magia di Saturnia! P.S. Le Terme di Saturnia sono aperte tutto l’anno, i n estate viene regolarmente presa d'assalto, pertanto si consiglia di arrivare alla mattina presto o tardo pomeriggio .