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Viaggio nella Francia meridionale

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 9 ore fa
  • Tempo di lettura: 18 min

Oggi vi porteremo alla scoperta di incantevoli luoghi della Francia meridionale, con una breve, ma significativa parentesi nella Nuova Aquitania.

Sveglia e partenza

La sveglia suona inesorabilmente come ormai da anni, ricordandomi che è ora di alzarsi per andare a lavorare. Oggi però l'umore è decisamente differente: è l'ultimo giorno di lavoro prima delle meritate ferie. La partenza avviene la sera stessa, approfittando del fresco e del traffico ridotto, dalla provincia di Pavia con destinazione la Francia meridionale.



Prima tappa: Mongenevre

(Alpi francesi)


Arriviamo a Mongenevre a notte fonda e, stanchi dal viaggio, ci mettiamo subito a dormire. La mattina seguente una bella colazione ci aiuta a riprenderci, pronti per esplorare il centro del paese. Visitiamo il lago, immerso in un paesaggio montano incantevole, e ci concediamo una piacevole passeggiata tra i sentieri delle montagne circostanti. Il pranzo al sacco consumato all’aperto rende l’esperienza ancora più autentica. Il pomeriggio si conclude con un po’ di stanchezza, ma l’aria fresca della sera favorisce un sonno tranquillo e rigenerante.

La mattina successiva si riparte alla volta di Savines-le-Lac, pronti per una nuova avventura nel cuore della Francia meridionale.


Parcheggio bordo strada gratuito: GPS

Area sostacamper: GPS

Lago di Mongenevre


Seconda tappa: Savines-le-Lac

(Alpi-Costa Azzurra)


Da Mongenevre a Savines-le-Lac ci separano circa 80 km, che percorriamo in un paio d’ore. Arrivati, parcheggiamo il camper sotto gli alberi, che ci regalano un piacevole fresco. Non perdiamo tempo e subito ci tuffiamo nell’acqua limpida e fresca del lago, perfetta per rinfrescarsi dopo il viaggio. Il luogo è molto frequentato dagli appassionati di sport acquatici come kitesurf e wing foiling, che animano la giornata con le loro evoluzioni sulle onde. La nostra giornata scorre tra momenti di relax e bagni rigeneranti, mentre il pranzo al sacco consumato immersi nella natura completa questa pausa di benessere. Dopo Cena decidiamo di prendere il caffè al chiosco con in sottofondo il rumore dell'acqua, poi a letto per prepararci per la prossima tappa.


Parcheggio: GPS

Savines-le-Lac


Terza tappa: Mont Ventoux

(Alpi-Costa Azzurra)


Ci svegliamo la mattina senza fretta e ci rechiamo al chiosco per fare colazione, mentre lentamente ci risvegliamo del tutto. Passiamo tutta la mattinata rilassandoci in riva al lago.

Nel primo pomeriggio partiamo per la prossima tappa, percorrendo circa 180 chilometri per raggiungere il Mont Ventoux, che in italiano significa "monte ventoso". La curiosità di scoprire il motivo di questo nome cresce man mano che ci avviciniamo alla vetta.

Negli ultimi chilometri iniziamo a percepire folate di vento sporadiche, ma è solo una volta arrivati in cima che capiamo il perché del nome: il vento soffia forte e costante, alternandosi a raffiche più intense che fanno muovere il camper e rendono la passeggiata divertente ma impegnativa, con i capelli sempre in posizione orizzontale e la difficoltà a camminare correttamente.

Il Mont Ventoux è un luogo di passaggio, quindi non restiamo a lungo. Riprendiamo il camper per proseguire verso la nuova destinazione, altri 60 chilometri ci attendono per arrivare a Le Colorado de Rustrel programmata per il giorno successivo. Lungo il tragitto ci fermiamo ad ammirare i primi campi di lavanda. Arriviamo in serata al parcheggio dove passeremo la notte in totale tranquillità insieme ad altri camper. Cena e poi il letto.

Mont Ventoux


Quarta tappa: Le Colorado de Rustrel ←leggi il post

(Alpi-Costa Azzurra)


La sveglia suona la mattina e ci prepariamo con una colazione abbondante, perché oggi ci aspetta una giornata all’insegna del cammino e dell’esplorazione. La meta è Le Colorado de Rustrel, un luogo unico nel suo genere, noto per i suoi paesaggi spettacolari e i colori vivaci delle rocce che ricordano quelli del Colorado americano, da cui prende il nome.

Qui si possono intraprendere vari percorsi di trekking che attraversano canyon e formazioni di ocra dalle tonalità calde e intense, offrendo panorami mozzafiato e un’esperienza immersiva nella natura. Visitare Le Colorado de Rustrel significa anche prepararsi a impolverarsi un po’, dato che i sentieri sono caratterizzati da polvere di ocra che si solleva facilmente durante le camminate, aggiungendo un tocco autentico e avventuroso alla visita.

La bellezza del posto, unita alla varietà dei percorsi disponibili, rende questa tappa un momento indimenticabile del viaggio, perfetto per chi ama la natura e le escursioni all’aria aperta. Nel tardo pomeriggio ci spostiamo in un parcheggio gratuito situato alle porte di Gordes comodo per diverse escursioni. Notte tranquilla con altri camper.


Parcheggio: GPS

 Colorado de Rustrel


(Alpi-Costa Azzurra)


La mattina inizia con la visita al Village des Bories, un affascinante villaggio situato a breve distanza a piedi dal parcheggio, circa 20 minuti di cammino. Questo villaggio è un esempio straordinario di architettura rurale tradizionale della Provenza, composto da antiche costruzioni in pietra a secco chiamate "bories". Queste piccole case e capanne, costruite senza malta, venivano utilizzate in passato come rifugi stagionali per pastori e contadini, e rappresentano un patrimonio storico e culturale unico, immerso in un paesaggio naturale suggestivo.

Dopo aver esplorato il villaggio e tornati al parcheggio, riprendiamo il camper per percorrere circa 7 chilometri fino al parcheggio dedicato alla visita dell'Abbaye Notre-Dame de Sénanque. Questa abbazia cistercense risale al XII secolo ed è incastonata in una valle tranquilla, circondata da campi di lavanda che in estate offrono uno spettacolo di colori e profumi indimenticabile. L’abbazia è un luogo di grande spiritualità e bellezza architettonica, con la sua struttura sobria e armoniosa che riflette la vita monastica di clausura e preghiera.

Terminata la visita, torniamo al parcheggio dove abbiamo già passato la notte, pronti per proseguire il nostro viaggio il girono successivo.

Abbaye Notre-Dame de Sénanque

Sesta tappa: Pont du Gard ←leggi il post

(Occitania)


Il sole si alza e con lui anche noi, pronti per una giornata ricca di divertimento, relax e storia. La nostra prima meta è il Pont du Gard, un maestoso acquedotto romano situato nel sud della Francia, famoso per la sua imponenza e il perfetto stato di conservazione. Questo ponte ad arcate, costruito nel I secolo d.C., è un capolavoro di ingegneria antica e patrimonio UNESCO, che attraversa il fiume Gardon con eleganza e forza.

Oltre ad ammirare è possibile visitare la struttura e i musei. Dopo questa splendida escursione nella storia, ci concediamo bagni e tuffi nelle acque fresche del Gardon, che scorre ai piedi del ponte, un’esperienza rinfrescante immersi nella natura. Per gli amanti dell’avventura, è possibile fare escursioni in canoa lungo il Gardon, esplorando paesaggi fluviali incantevoli e vivendo il Pont du Gard da una prospettiva unica. Cerchiamo un pò di ombra tra le rocche e alberi per il nostro pranzo al sacco e poi di nuovo in acqua.

Dopo un’intera giornata trascorsa tra bagni, relax e attività acquatiche, ci prepariamo a un nuovo spostamento di poco più di 200 chilometri verso un luogo davvero speciale: Le Gole del Verdon che raggiungeremo in tarda serata. Cena leggera e poi nanna la stanchezza della giornata incomincia a farsi sentire. Notte tranquilla.


Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Pont du Gard: QUI

Parcheggio a pagamento: GPS

Parcheggio a pagamento: GPS sponda opposta.

Pont du Gard


Settima tappa: Gole del Verdon ←leggi il post

(Alpi-Costa Azzurra)


Ci svegliamo la mattina successiva con il piacevole sottofondo del vociare di altre persone, tutte pronte a godersi il lago. L’entusiasmo è contagioso e non vediamo l’ora di unirci a loro! Dopo una rapida colazione, siamo già in acqua, pronti a scoprire le meraviglie delle Gole del Verdon.

Le gole sono di una bellezza mozzafiato: visitarle dal basso, a bordo di un pedalò, offre una prospettiva davvero unica. Le pareti rocciose, alte e imponenti, sembrano veri e propri grattacieli di pietra che si ergono a formare un canyon naturale spettacolare. Intorno a noi c’è chi nuota, chi cerca sporgenze da cui tuffarsi, chi preferisce dedicarsi al trekking lungo i sentieri panoramici: il divertimento è garantito per tutti, qualunque sia la propria passione.

Trascorriamo gran parte della giornata immersi nell’acqua, godendoci ogni istante di questa esperienza indimenticabile tra natura e avventura.

La nostra tappa successiva ci porterà verso la Plage de Piémanson, a circa 200 chilometri di distanza. Avremmo voluto partire la sera ma scopriamo che ormai non è più consentita la sosta notturna sulla spiaggia. Decidiamo quindi di dormire ancora qui, al fresco delle Gole del Verdon, rimandando la partenza al giorno seguente per continuare il nostro viaggio con calma e senza fretta.


Parcheggio: GPS

 Gole del Verdon


Ottava tappa: Plage de Piémanson – Il fascino selvaggio della Camargue

(Alpi-Costa Azzurra)


La sveglia suona presto, quando l’alba sonnecchia ancora dietro l’orizzonte. Decidiamo di saltare la colazione per non perdere neanche un minuto: la faremo direttamente in spiaggia, con il profumo del mare come sottofondo. Ci aspettano alcune ore di viaggio, ma la strada scorre serena, senza traffico, e la voglia di mare rende il tragitto ancora più leggero.

Man mano che ci avviciniamo alla meta, notiamo sempre più camper parcheggiati lungo la via: è la conferma che la sosta notturna in spiaggia non è più consentita, ma anche che stiamo per arrivare in un luogo davvero speciale. Il parcheggio è immenso e si estende sulla sabbia: bisogna fare attenzione a non insabbiarsi, ma l’emozione di essere così vicini al mare ripaga ogni attenzione.

Parcheggiato il camper, finalmente ci concediamo la colazione, godendoci la brezza marina e il panorama sconfinato. Poi via, subito in acqua: la Plage de Piémanson ci accoglie con la sua natura selvaggia e incontaminata. È una spiaggia libera, vastissima, dove la sabbia si perde a vista d’occhio e il mare sembra non finire mai. Qui non ci sono bar, stabilimenti o servizi turistici: solo sabbia, mare, vento e cielo. L’unica struttura presente è il posto di primo soccorso, una presenza rassicurante che permette di vivere la giornata in totale tranquillità.

La bellezza di Piémanson sta proprio nella sua semplicità: ognuno trova il proprio spazio senza mai sentirsi circondato dalla folla. Si nuota, si passeggia, si gioca, ci si rilassa sotto il sole, immersi in un’atmosfera di libertà assoluta. Resteremo qui fino all’ora consentita, assaporando ogni istante di questa giornata di mare autentico, dove la natura è la vera protagonista.


Parcheggio: GPS




Nona tappa: Saintes-Maries-de-la-Mer ←leggi il post

Il cuore pulsante della Camargue

(Alpi-Costa Azzurra)


Obbligati dalle regole locali, lasciamo la selvaggia Plage de Piémanson e ci dirigiamo verso Saintes-Maries-de-la-Mer, dove ci fermeremo per due giorni. Questo pittoresco villaggio, capitale della Camargue, sorge tra mare, paludi e il delta del Rodano, e conserva un fascino autentico grazie alle sue origini storiche e alle tradizioni ancora vive.

Il centro si sviluppa attorno alla maestosa chiesa romanica delle Saintes Maries, costruita tra l’XI e il XII secolo come fortezza per difendersi dalle incursioni dei pirati saraceni. Salire sul tetto della chiesa regala una vista panoramica mozzafiato sulla Camargue, soprattutto al tramonto, offrendo uno sguardo privilegiato anche sulle vastese distese delle saline, che brillano sotto il sole creando un paesaggio surreale. All’interno, la cripta custodisce la statua di Santa Sara, la Vergine Nera, e le reliquie delle Sante Marie, oggetto di pellegrinaggi e di una suggestiva festa gitana ogni maggio.

Saintes-Maries-de-la-Mer è anche celebre per le sue spiagge di sabbia fine, lambite da un mare limpido e spesso mosso dal vento, perfetto per chi ama il contatto con la natura selvaggia. Le spiagge sono ampie e poco affollate, ideali per bagni rigeneranti e passeggiate rilassanti.

Durante il soggiorno, ci immergiamo nelle atmosfere locali passeggiando per i vicoli caratteristici, visitando il mercato colorato (due volte la settimana) il lunedì e venerdì mattina, dove si trovano prodotti tipici come l’anchoïade, il riso della Camargue, salumi e formaggi, e assaporiamo i sapori autentici della regione. Non mancheremo inoltre di dedicare del tempo all'esplorazione delle saline, un elemento distintivo del paesaggio camarguese. Qui, l'acqua salmastra, la flora e la fauna endemiche creano un ecosistema unico e affascinante, dove si possono ammirare i fenicotteri rosa e altri uccelli acquatici nel loro habitat naturale, specialmente durante le ore più fresche della giornata.


Area sosta camper: GPS

Area Sosta Camper - Espace George Pompidou: GPS

Saintes-Maries-de-la-Mer



Decima tappa: Carcassonne ←leggi il post

Viaggio nel cuore medievale della Francia

(Occitania)


Ci svegliamo con il dolce rumore del mare, oggi un po’ mosso, mentre gustiamo con lentezza la colazione direttamente in spiaggia. Sappiamo che per qualche giorno non rivedremo il mare, perché ci sposteremo nell’entroterra, verso un’altra gemma della Francia: la medievale e affascinante Carcassonne.

Dopo due giorni trascorsi tra visite culturali e bagni rigeneranti, lasciamo Saintes-Maries-de-la-Mer e affrontiamo i 210 chilometri che ci separano dalla nostra nuova destinazione. La strada scorre tranquilla e, dopo una sosta pranzo in una delle tante aree di sosta gratuite francesi, arriviamo nel primo pomeriggio.

Appena scorgiamo le prime mura, ci sembra di entrare in un sogno: Carcassonne si staglia maestosa su una collina, con le sue imponenti 52 torri e la doppia cinta muraria lunga ben 3 chilometri. Questa cittadella fortificata, patrimonio UNESCO, è l’archetipo della città medievale come la immaginiamo, un luogo dove storia e leggenda si intrecciano in ogni pietra.

Dopo aver parcheggiato, facciamo un breve giro esplorativo per raccogliere informazioni e programmare al meglio la visita del giorno seguente. Cena e piccola passeggiata serale. Notte tranquilla. Il giorno seguente inizia la visita turistica.

Carcassonne è un vero e proprio tuffo nel passato: passeggiare tra le sue mura significa camminare su ciottoli acciottolati, attraversare porte monumentali come la Porta Narbonnaise, e immergersi in un’atmosfera unica fatta di torri, bastioni e vicoli pittoreschi. Il cuore pulsante è il Castello Comtal, costruito nel XII secolo dai Trencavel, con le sue 9 torri, passaggi segreti e panorami mozzafiato sulla campagna circostante. All’interno, le sale storiche e le mostre raccontano la vita medievale, mentre il cortile interno invita a immaginare la quotidianità di un tempo.

Non meno affascinante è la Basilica di Saint-Nazaire, un capolavoro che unisce elementi romanici e gotici, con vetrate colorate e sculture finemente lavorate, che creano un’atmosfera di pace e spiritualità.

Camminare nel borgo significa anche scoprire angoli nascosti, botteghe artigiane, taverne medievali e negozi che mantengono viva la tradizione. Nonostante la forte vocazione turistica, l’autenticità del luogo è intatta, regalando emozioni genuine a ogni passo.

La sera, Carcassonne si trasforma in un luogo magico: le mura illuminate creano un gioco di luci e ombre che avvolge la cittadella in un’atmosfera fiabesca, perfetta per una passeggiata romantica o per scattare fotografie memorabili.


Area camper a pagamento: GPS

Parcheggio gratuito: GPS

Carcassonne

Carcassonne


Undicesima tappa: Lourdes ←leggi il post

Un luogo di fede e speranza

(Occitania)


Lasciare Carcassonne in tarda serata è stato il momento ideale: il fascino della città medievale riflette ancora nei nostri occhi, mentre l’illuminazione notturna avvolge le sue mura in un’atmosfera di mistero e magia. Il viaggio prosegue verso una nuova meta, Lourdes, dove arriviamo in tarda serata. Parcheggiamo il camper in un’area sosta videosorvegliata, garantendoci sicurezza e tranquillità, e ci concediamo una notte di riposo serena.

La mattina seguente iniziamo la visita di Lourdes, e subito percepiamo un mix di emozioni intense. Le strade sono animate da suore, volontari e pellegrini, tutti impegnati ad aiutare chi è in difficoltà. Ci rendiamo conto che per noi questa è una semplice visita turistica, ma per molti altri Lourdes rappresenta una speranza, un luogo di fede, guarigione e conforto. Questa sensazione di profonda umanità e spiritualità ci accompagna per tutta la giornata.

Lourdes è famosa in tutto il mondo per il Santuario di Nostra Signora di Lourdes, meta di milioni di pellegrini ogni anno. Il cuore del santuario è la Grotta di Massabielle, dove nel 1858 la giovane Bernadette Soubirous ebbe le apparizioni della Vergine Maria. La basilica superiore, la basilica inferiore e la basilica sotterranea compongono un complesso architettonico imponente e suggestivo, che accoglie fedeli e visitatori con la sua atmosfera di raccoglimento e devozione. Le processioni serali con le fiaccole e le fontane di acqua miracolosa sono momenti di grande emozione e partecipazione collettiva.

Questa tappa ci ha lasciato un ricordo profondo, fatto di incontri, silenzi e riflessioni, un’esperienza che va oltre il semplice turismo e che arricchisce lo spirito.


Area camper: GPS

Lourdes

Madonna di Lourdes


Dodicesima tappa: Grottes de Bétharram, un mondo sotterraneo da scoprire

(Occitania)


Dopo aver visitato la cattedrale e il santuario di Lourdes, decidiamo di partire già in serata per proseguire il nostro viaggio verso le Grottes de Bétharram, situate a pochi chilometri di distanza. Ci fermiamo a poche centinaia di metri dall’ingresso delle grotte, in riva al torrente, dove troviamo un’area attrezzata con tavoli da picnic: il luogo ideale per lasciarci alle spalle le intense emozioni della giornata. Ceniamo all’aperto, immersi nella tranquillità della natura, e trascorriamo una notte serena accanto al dolce scorrere dell’acqua.

La mattina seguente ci spostiamo al parcheggio delle grotte, pronti per una nuova avventura sotterranea. Abbiamo visitato molte grotte in passato, ma le Grottes de Bétharram ci riservano una particolarità tutta nuova: sono infatti un complesso di grotte attraversate da un fiume sotterraneo, che si esplora in parte anche con una suggestiva navigazione in barca.

La visita inizia con un percorso a piedi tra spettacolari stalattiti e stalagmiti, grotte ampie e camere naturali decorate da formazioni minerali uniche. Poi, si prosegue con un tratto in barca sul fiume sotterraneo, un’esperienza affascinante che permette di ammirare la grotta da una prospettiva insolita e suggestiva, tra riflessi d’acqua e giochi di luce. La guida accompagna il gruppo raccontando la storia geologica e le leggende legate a questo luogo misterioso, rendendo la visita ancora più coinvolgente.

Terminata l’esplorazione delle grotte, torniamo in riva al torrente, dove ci concediamo un momento di relax, assaporando la pace e la bellezza del paesaggio circostante. Questa tappa ci ha regalato un’esperienza unica, tra natura, avventura e meraviglia, arricchendo il nostro viaggio con un ricordo indelebile. La tranquillità del posto ci spinge a ripetere l'esperienza della sera precedente. Notte sempre tranquilla.


Parcheggio: GPS

Grottes de Bétharram


Tredicesima tappa: Cirque de Gavarnie, un capolavoro naturale tra le montagne

(Occitania)


Ci svegliamo abbastanza presto, accompagnati dal rilassante rumore del torrente che scorre vicino al nostro camper. La colazione, consumata sui tavoli da picnic immersi nella natura, ci ricarica per la giornata che ci attende.

Partiamo alla volta del Cirque de Gavarnie, distante circa 70 chilometri, che raggiungiamo in poco più di un’ora di viaggio. Parcheggiato il camper, preparato gli zaini e indossato gli scarponi da trekking, ci immergiamo subito nell’atmosfera montana, pronti per iniziare la passeggiata.

Il Cirque de Gavarnie è uno dei più spettacolari anfiteatri naturali delle Alpi francesi, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questa enorme conca rocciosa, incorniciata da pareti verticali alte fino a 1.500 metri, è un vero e proprio capolavoro della natura, con cascate imponenti come la celebre Grande Cascade, che si getta per oltre 400 metri creando uno spettacolo mozzafiato.

Durante la camminata, si attraversano sentieri immersi nel verde, si incontrano ruscelli cristallini e si gode di panorami che sembrano dipinti, con le montagne che si riflettono nelle pozze d’acqua e il cielo che si apre sopra di noi. Il percorso offre la possibilità di ammirare flora e fauna tipiche dell’alta montagna, rendendo la passeggiata un’esperienza completa e rigenerante.

Tornati dalla camminata, una doccia rigenerante è quello che ci vuole per rinfrescarci e rilassarci dopo lo sforzo.

Dopo aver recuperato energie, lasciamo il parcheggio per dirigerci verso la prossima tappa: Laruns. Qui, il giorno seguente, ci attende un viaggio emozionante che promette di restare impresso nei nostri ricordi per sempre.


Parcheggio a pagamento: GPS

Cirque de Gavarnie


Quattordicesima tappa: Petit train d’Artouste ←leggi il post

Un viaggio panoramico tra le vette dei Pirenei

(Nuova Aquitania)


Lasciato alle spalle il maestoso Cirque de Gavarnie, ci dirigiamo verso il parcheggio adiacente al Petit train d’Artouste, a circa 90 chilometri di distanza. Dopo aver sistemato il camper, ci godiamo una cena tranquilla e ci prepariamo per una notte serena e riposante, pronti per la giornata che ci attende.

Il Petit train d’Artouste è uno dei treni turistici a scartamento ridotto più alti d’Europa, che conduce i passeggeri in un viaggio indimenticabile attraverso i paesaggi spettacolari dei Pirenei francesi. Il trenino parte da una stazione situata a circa 1.900 metri di altitudine e si arrampica fino a raggiungere il lago Artouste, a oltre 2.000 metri, offrendo viste mozzafiato su valli, montagne, laghi e vallate incontaminate.

Durante il percorso, il trenino attraversa ponti sospesi, gallerie scavate nella roccia e pascoli alpini, regalando emozioni uniche e la sensazione di immergersi completamente nella natura selvaggia. Il silenzio interrotto solo dal rumore dolce del treno e dal canto degli uccelli crea un’atmosfera magica, mentre il panorama si apre su cime innevate e laghi cristallini.

Il viaggio dura circa 50 minuti e il trenino effettua una sosta al lago Artouste, dove è possibile scendere per esplorare i dintorni, fare trekking o semplicemente godersi il paesaggio. Gli orari di salita e discesa sono ben organizzati e consentono di pianificare la visita in base alle proprie esigenze, con corse regolari durante la stagione turistica.

Dopo una giornata trascorsa a contatto con la natura e l’aria fresca di montagna, il ritorno al camper rappresenta un meritato momento di riposo. La cena, semplice ma gustosa, conclude la giornata, mentre la notte tranquilla ci prepara per le nuove avventure che ci aspettano.


Parcheggio: GPS

Petit train d’Artouste



Quindicesima tappa: Dune du Pilat, ←leggi il post

Il deserto europeo tra sabbia e mare

(Nuova Aquitania)


Ci svegliamo presto, consapevoli che oggi ci aspetta una tappa lunga: 280 chilometri ci separano dalle maestose Dune du Pilat, la più alta duna di sabbia d’Europa, situata sulla costa atlantica francese.

Le Dune du Pilat offrono un paesaggio che ricorda un piccolo deserto, con immense distese di sabbia fine che si estendono a perdita d’occhio, incorniciate dal verde della pineta e dal blu intenso dell’Oceano Atlantico. Salire sulla duna è un’esperienza unica: i piedi affondano nella sabbia calda e morbida, e la fatica della salita viene ripagata da una vista spettacolare sul mare limpido e fresco che si estende all’orizzonte. Per chi preferisce, è possibile utilizzare i gradini che facilitano la scalata.

Le Dune du Pilat sono anche un luogo molto amato dagli appassionati di parapendio, che qui trovano condizioni ideali per decollare e librarsi sopra questo paesaggio straordinario, vivendo un’emozione indimenticabile sospesi tra cielo e terra.

I tempi sono cambiati rispetto al passato: dove prima si poteva sostare liberamente nelle rientranze a bordo strada, oggi la sosta notturna non è più permessa. Sono disponibili parcheggi a pagamento adiacenti alla duna, oppure parcheggi gratuiti ma distanti circa 45 minuti a piedi, sempre con divieto di pernottamento dalle 01:00 alle 06:00. In alternativa, si possono scegliere i campeggi della zona.

Non potendo pernottare, ci spostiamo per la notte in un’area sosta camper attrezzata poco più di una decina di chilometri, dove sappiamo vi sia il servizio di lavanderia automatica. Adiacente all’area sosta si trova il parco Aqualand Bassin d'Arcachon, uno Skatepark, un Boowling e il Parco delle Coccinelle, una piacevole sorpresa per il divertimento assicurato dei ragazzi.

Ci fermeremo qui un giorno intero prima di affrontare il grande viaggio di ritorno. La notte trascorrerà tranquilla, con il ricordo della sabbia dorata e del mare cristallino ancora vivo nella mente.


Parcheggio a pagamento: GPS

Parcheggio gratuito: GPS

Le Dune du Pilat



Sedicesima tappa: Il lungo ritorno e la scoperta di Chanaz ←leggi il post

(Alvernia-Rodano-Alpi)


La sveglia suona presto e la colazione è abbondante: oggi ci attende la tappa più lunga di tutto il viaggio. Le ferie stanno quasi per finire e inizia la via del ritorno verso casa. Affrontiamo circa 750 chilometri, che occuperanno gran parte della giornata. Ci fermeremo solo per una breve pausa pranzo, giusto il tempo di ricaricare le energie, per poi ripartire subito.

L’arrivo è previsto nel tardo pomeriggio a Chanaz, un piccolo borgo francese incastonato tra canali e natura, spesso chiamato la “Piccola Venezia della Savoia”. La sera ci concediamo una cena fuori, una meritata ricompensa dopo tante ore di guida. Qui assaporiamo piatti tipici della regione, come la fonduta savoiarda a base di formaggi locali fusi, accompagnata da pane croccante, oppure il filetto di pesce del lago, fresco e delicato, servito con verdure di stagione. Non mancano le specialità a base di tartufo e i dolci tradizionali come la tarte aux myrtilles (torta ai mirtilli), perfetta per concludere la serata.

La notte trascorre tranquilla, immersi nella calma di questo angolo di Francia.

Il giorno seguente dedichiamo la mattina alla visita di Chanaz. Questo borgo affascinante si sviluppa lungo il canale di Savières, che collega il lago di Bourget al fiume Rodano, offrendo scorci pittoreschi e un’atmosfera rilassata. Passeggiare per le sue vie significa immergersi in un ambiente dove storia, natura e vita fluviale si fondono armoniosamente.

Tra le cose da vedere ci sono il porto, le antiche case in pietra, i piccoli negozi di artigianato locale e i musei dedicati alla vita sul canale e alla navigazione fluviale. È possibile anche noleggiare una barca per esplorare i canali circostanti, godendo del paesaggio da una prospettiva diversa, ed è esattamente quello che faremo.

Chanaz ci regala una sensazione di pace e autenticità, lontano dal turismo di massa, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e ogni angolo racconta una storia.

Decidiamo di fermarci ancora la notte, riprenderemo il viaggio la mattina successiva per il ritorno a casa.


Area servizio carico scarico proprio di fronte al campeggio: GPS

Area sosta camper: GPS

Chanaz


Diciassettesima tappa: L’ultima alba sulle rive del canale di Savières e il commiato con la montagna

(Alvernia-Rodano-Alpi)


Ci svegliamo con calma, consapevoli che questa sarà l’ultima colazione delle nostre ferie. La consumiamo in un bar affacciato sul tranquillo canale di Savières, dove le imbarcazioni scorrono lente su e giù. Non abbiamo fretta, vogliamo assaporare ogni istante di questo momento, consapevoli che il ritorno a casa si avvicina inesorabilmente.

Il programma di oggi prevede la sosta per l'ora di pranzo sulle sponde del Lac du Mont-Cenis, a circa 225 chilometri da Chanaz. Per un amante della montagna come me, chiudere le ferie a contatto con la natura in un contesto così affascinante è una conclusione perfetta per un viaggio fantastico e ricco di emozioni. Il lago, incastonato tra le alte vette alpine, offre panorami mozzafiato e un senso di serenità.

Dopo un pranzo tranquillo immersi in questo scenario naturale, riprendiamo la strada per affrontare gli ultimi 200 chilometri che ci separano da casa.

Nonostante la stanchezza e la voglia di rivedere i propri spazi, un velo di rammarico accompagna questo ultimo tratto: le ferie stanno per finire, e con esse la magia di scoprire nuovi luoghi, di vivere avventure e momenti di libertà. Ma il ricordo di questi giorni, delle montagne, dei laghi, dei borghi e delle emozioni vissute, rimarrà con noi, pronto a ispirare nuovi viaggi e a nutrire il desiderio di ripartire ancora.


Parcheggio: GPS

Moncenisio


Concludendo


Il viaggio attraverso le diciassette tappe che abbiamo vissuto è stato un percorso ricco di emozioni, paesaggi straordinari e momenti di autentica scoperta.

Partendo da Mongenevre, abbiamo respirato l’aria fresca di montagna e goduto di passeggiate rigeneranti, per poi immergerci nelle acque cristalline di Savines-le-Lac, un luogo ideale per sport acquatici e relax in natura. La salita al Mont Ventoux ci ha regalato l’esperienza del vento potente e della natura selvaggia, mentre la visita a Le Colorado de Rustrel ci ha affascinato con i suoi paesaggi dai colori caldi e le escursioni tra le rocce di ocra.

Il suggestivo Village des Bories ci ha trasportato nel passato rurale della Provenza, mentre l’Abbaye Notre-Dame de Sénanque, immersa tra campi di lavanda, ha offerto un momento di spiritualità e bellezza architettonica. Il maestoso Pont du Gard ci ha stupito con la sua imponente struttura romana e le attività sul fiume Gardon, preludio all’avventura nelle spettacolari Gole del Verdon, dove l’acqua e la roccia si fondono in uno scenario mozzafiato.

La selvaggia Plage de Piémanson ci ha fatto sentire immersi in un deserto di sabbia e mare, mentre il borgo di Saintes-Maries-de-la-Mer ci ha accolto con le sue tradizioni, la sua storia e le spiagge tranquille. La medievale Carcassonne è stata un tuffo nel passato, tra mura possenti e vicoli suggestivi, e la visita a Lourdes ha lasciato un segno profondo, tra fede e speranza.

Le misteriose Grottes de Bétharram ci hanno condotto in un mondo sotterraneo fatto di acqua e rocce, e la maestosa cascata del Cirque de Gavarnie ci ha mostrato la potenza della natura. Il viaggio sul Petit train d’Artouste tra le vette dei Pirenei è stato un’esperienza panoramica indimenticabile, mentre le Dune du Pilat ci hanno trasportato in un paesaggio quasi desertico, con la sabbia che si perde all’orizzonte e il mare limpido a fare da cornice.

Il pittoresco borgo di Chanaz, con i suoi canali e la sua atmosfera rilassata, ci ha offerto un momento di pace e autenticità, prima di chiudere il viaggio al Lac du Mont-Cenis, dove la montagna e la natura hanno regalato l’ultimo abbraccio prima del ritorno a casa.


Ogni tappa ha lasciato un ricordo indelebile, fatto di paesaggi, incontri, sapori e sensazioni che solo un viaggio così ricco può donare.

Questo viaggio è stato un invito a lasciarsi sorprendere, a vivere la Francia meridionale in tutte le sue sfaccettature e a portare con sé un bagaglio di emozioni e ricordi destinati a durare nel tempo.

Percorso Francia meridionale

Ti invitiamo a leggere i nostri post dedicati a ciascuna di queste affascinanti località. Troverai informazioni dettagliate, consigli pratici e curiosità utili per pianificare al meglio la tua prossima avventura.

Se la Francia è la tua passione, sei nel posto giusto: qui puoi trovare tante destinazioni con contenuti per ispirare il tuo prossimo viaggio! QUI ←leggi tutti i post


Si ricorda che alcune indicazioni potrebbero non essere più aggiornate a causa di modifiche comunali o normative locali, quindi è sempre consigliabile verificare prima della partenza o informarsi in loco.


 
 
 

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